Tra Senago e Bollate si è alzato nelle ultime settimane un vero e proprio muro di terra: che cosa succede ?
Chi percorre viale Lombardia da Bollate verso Senago, dopo aver passato il sottopasso della ferrovia e la prima rotonda all’incrocio con via San Pietro, andando avanti si trova davanti a un vero e proprio muro di terra che è stato realizzato nel mese di agosto accanto alla strada, proprio sul confine tra Bollate e Senago, con tanto di escavatori che vi lavorano accanto e camion che fanno avanti e indietro.
Montagna di terra depositata lungo la strada che collega Bollate a Senago
Il primo pensiero che sorge vedendo tutta quella terra movimentata è che si stiano scavando le fondamenta per qualche grosso insediamento edilizio: nuovi capannoni o nuove case. Ma poi, a pensarci bene, viene in mente che quei terreni rientrano nel Parco delle Groane, dove è ormai impossibile o quasi costruire.
Di che cosa si tratta dunque? Che cosa sta accadendo in quei vasti terreni di parco? La risposta in realtà è semplice: non sta nascendo nessun nuovo insediamento edilizio, quella terra che si vede accanto alla strada arriva dagli scavi per le vasche di laminazione del Seveso che stanno nascendo a Senago.
Per realizzare le vasche occorre scavare, ma la terra poi dove viene messa? Viene spostata nei terreni adiacenti, che in tal modo vengono innalzati. Alla fine dei lavori tutto il terreno che si trova a nord di viale Lombardia a Traversagna risulterà più alto di circa un metro rispetto a come era prima. Resta tuttavia un dubbio: prima quei terreni erano coltivati, dopo questo innalzamento (fatto di terra ma anche di molti sassi, dato che in profondità c’è terreno alluvionale che viene rimosso per fare le vasche), sarà ancora coltivabile, o avremo tolto un altro pezzo di suolo all’agricoltura?
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