“C’è stata pace solo durante il lockdown dell’anno scorso, il primo. Dopo, la situazione è tornata come prima, se non peggiorata”. Di questo tono le lamentele dei gerenzanesi per l’imperversare dello spaccio di droga nei boschi. In questi giorni si moltiplicano le segnalazioni degli automobilisti, che lungo le strade boschive per Rescaldina, ne vedono di tutti i colori: auto ferme a lato strada, anche in curva, mentre i conducenti comprano stupefacenti dal finestrino; veicoli che fanno pericolose inversioni a U…
Va detto che il caso di Gerenzano è lo specchio di una realtà sovracomunale: oramai i boschi sono il luogo preferito dagli spacciatori, perché qui è più facile lavorare nei loro nascondigli e trovare vie di fuga durante i blitz delle forze dell’ordine. Certo l’estensione territoriale li agevola non poco a Gerenzano, trovandosi a cavallo di tre comuni. Fatto sta che la gente è esasperata, “anche perché non possiamo nemmeno fare passeggiate nel verde che ci imbattiamo subito in questi personaggi…”.
Di sicuro, controlli delle forze dell’ordine a parte, resta la buona regola applicata nel comune di Uboldo: vivere i boschi quanto più possibile può tenere alla larga pusher e tossicodipendenti. In tal senso possono rivelarsi molto utili passeggiate di gruppo (i sindaci del Parco del Rugareto hanno dato più volte il buon esempio), eventi e manifestazioni che aggregano gente, giovani e meno giovani.
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