E’ stata approvata all’unanimità in consiglio regionale la mozione urgente sulla drammatica vicenda del piccolo Alvin Berisha, presentata oggi in Consiglio regionale da Paola Romeo, consigliera regionale di Limbiate (Forza Italia) e figlia del sindaco di Limbiate Antonio Romeo.
La mozione chiede di sollecitare il Governo nazionale e in particolare i Ministeri degli Esteri e dell’Interno a mettere in campo tutte le azioni necessarie per consentire al bambino di tornare in Italia.
“E’ impossibile -afferma Paola Romeo – non restare toccati da una simile vicenda. Stiamo parlando di un bambino che è nato e cresciuto nel nostro territorio, conducendo la stessa vita dei nostri figli.
Oggi Alvin (che in una lettera al padre dello scorso giugno scriveva ‘Ciao papà, mi manchi, portami indietro con te’) si trova da solo in un campo di ex terroristi, con un’altra guerra da sopportare che potrebbe lasciare profonde cicatrici. Le istituzioni hanno il dovere di agire, consentendo al piccolo di tornare in Italia dalla sua famiglia”.
Quella di Alvin è una storia drammatica, più volte al centro di servizi giornalistici. Nato e cresciuto a Barzago in provincia di Lecco, nel 2014 (all’età di 6 anni) viene portato dalla madre in Siria per arruolarlo tra le fila dell’Isis. Oggi la madre risulterebbe deceduta in seguito al bombardamento della città di Baghuz.
A riaccendere i riflettori sulla vicenda è stato un recente servizio delle Iene (17 ottobre 2019).
L’inviato Luigi Pelazza è riuscito infatti a ricongiungere il piccolo Alvin e suo padre, in un campo di prigionia in Siria. Purtroppo a causa di serie complicazioni burocratiche e diplomatiche, considerato anche che il giovane è di nazionalità albanese, il padre è stato costretto a prendere la via del ritorno, lasciando il suo bambino dentro il campo.
La mozione chiede pertanto alla Giunta regionale di sollecitare il Governo affinché il Ministero degli Esteri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri avviino un’interlocuzione con il governo albanese, favorendo un dialogo diplomatico tra l’ambasciata italiana e albanese in Turchia (Paese più prossimo alla Siria dove il bambino è tuttora tenuto prigioniero).
“Infine – conclude Paola Romeo – chiediamo al governo di valutare se sussistono le condizioni per concedere la cittadinanza italiana al piccolo Alvin, la cui famiglia è perfettamente integrata nel tessuto sociale lombardo. La priorità di Regione Lombardia è quella di riportare Alvin a casa, dove lo aspettano tante persone che gli vogliono bene”.
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