Saronno è sotto shock per l’improvvisa scomparsa di Andrea Rezzonico, ex consigliere comunale e commissario di Forza Italia, nipote dello storico sindaco DC Augusto Rezzonico. Aveva 52 anni.
Capogruppo azzurro in consiglio comunale dal 1999 al 2009, era stato presidente della commissione Casa. Rezzonico si trovava a casa quando è stato colto da un malore improvviso. A dare l’allarme è stata la fidanzata che non riusciva a rintracciarlo al telefono. I vigili del fuoco, dopo aver fatto irruzione in casa, lo hanno trovato privo di vita e non hanno potuto che constatarne il decesso.
Moltissime le reazioni dal mondo della politica. Nella nota di Forza Italia Saronno si legge: “Apprendiamo con profondo dolore la notizia della scomparsa di Andrea Rezzonico, storico esponente di Forza Italia e persona molto conosciuta e apprezzata dalla comunità saronnese. Andrea Rezzonico ha tenuto alta la bandiera del nostro partito per anni e ne è stato uno dei principali protagonisti. Da coordinatore cittadino di Forza Italia e da capogruppo di FI nelle due sindacature Gilli, ha dimostrato grandi abilità politiche e fine intelletto. Sempre disponibile nelle attività cittadine e aperto al dialogo, era molto presente e attento conoscitore delle dinamiche politiche saronnesi. Le sue proverbiali imitazioni, l’amore per il bello e per la vita, strappavano un sorriso a chiunque lo conoscesse. Oggi Saronno perde prematuramente uno dei suoi più devoti figli“.
“In una delle ultime fotografie lo vedo in montagna, con lo zaino, sullo sfondo un erto sentiero – scrive l’ex sindaco Pierluigi Gilli – voglio continuare a vederlo così, in cammino verso l’alto, verso il cielo, verso la luce, in cui ora è immerso. Col sorriso di sempre, la battuta pronta, l’attenzione all’interlocutore con cui colloquiava, scambiava impressioni, assicurava comprensione“.
“Non potrò mai dimenticare il tuo sorriso, la tua voglia di scherzare insieme, la tua generosità che mi hanno accolto sin dal primo giorno in cui entrai nella sede di Forza Italia a Saronno – ha commentato l’europarlamentare saronnese di Forza Italia Lara Comi – ci sei sempre stato per me! Un immenso dolore. Un grande abbraccio a tutti i familiari e gli amici“.
Il ricordo di Lorenzo Guzzetti, ex sindaco di Uboldo: “Non si possono unire i puntini guardando avanti, si può solo farlo guardandosi indietro. Non so se a voi sia mai capitato di incontrare e fare amicizia con una vostra sliding doors. Ecco, a me sì. Una sliding doors per me e per la mia Uboldo. Oggi se n’è andato il mio amico Andrea Rezzonico e se mentre lo scrivo ancora non ci credo, mi rendo conto che è come se si fosse chiusa d’improvviso una porta della mia vita ma anche, cari uboldesi, una porta della vostra vita senza che manco lo sappiate. Senza Andrea io non sarei quasi certamente diventato sindaco, Uboldo al Centro sarebbe stato forse il tentativo istrionico e giovanile di un gruppo di ragazzi visionari e non quel gruppo trainante che ha governato Uboldo per più di un decennio e staremmo sicuramente raccontando un’altra storia. Fu Andrea, componente della Commissione Mandamentale, in quel caldissimo 28 aprile 2007 a escludere sia la lista di centrodestra che quella di centrosinistra per vizi di forma spalancando a me e Ulderico un mese di campagna elettorale pazzesco. Poi arrivò la vittoria, i ricorsi, il commissariamento e la storia. Con Andrea, negli anni, eravamo diventati amici e anche l’ultima volta che ci siamo visti a cena con gli altri scherzavamo dicendo “non posso tornare a fare il sindaco perchè Andre non è più in commissione…” Come ha ben scritto Sara, Andrea amava il bello, l’elegante, l’ironia, meglio se tagliente, e amava, dopo averci ascoltato in silenzio, prendere la parola e bacchettarci dicendo “io non capisco nulla di politica perchè sono un vecchio democristiano, però…” e via con il discorso infervorato su io che avevo avuto culo ad incontrarlo, Fabietto che non capiva nulla di politica, Max che gli ricordava la sua distanza dalla DC “ma ti rispetto” e il Vate…che non c’era mai e per questo non poteva capire. Un giorno, Andre, ci rivedremo e uniremo finalmente tutti i puntini che abbiamo iniziato a unire guardando indietro insieme. Resteremo sempre noi, quelli del “Gran Consiglio”. E tu, sarai sempre presente in noi. Viva, sempre, il Rezz!“.
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