Un Tir di traverso ha bloccato la provinciale per oltre due tra Saronno e Ceriano Laghetto. Non un incidente ma una scelta mirata (e dissennata) del conducente, che ha provato a fare un’inversione a “U” sulla provinciale come se guidasse una Smart (manovra peraltro comunque vietata) e non un bestione di 20 metri.
L’episodio per certi versi incredibile, si è verificato questa mattina poco dopo le 11,10 sulla via Mazzini di Ceriano Laghetto, la strada provinciale che collega con Saronno e con Cesano Maderno. Il conducente dell’autoarticolato, un uomo di 41 anni, di origini senegalesi, residente a Pescara e dipendente di una primaria azienda internazionale di corriere espresso, provenendo da Saronno e diretto a Cesano Maderno, ha imboccato la via Mazzini e si è reso conto troppo tardi del divieto di transito per mezzi pesanti, ben indicato dalla segnaletica.
A quel punto ha pensato di cavarsela tentando l’inversione a “U” all’altezza del civico 120. Dopo avere accostato sulla destra, ha iniziato la retomarcia per infilare il rimorchio nello spazio esistente del guard rail a protezione della pista ciclabile e poi spingerlo fino nel campo agricolo al fianco. Quando è stato il momento di “raddrizzare”, le ruote della motrice appoggiate sull’erba, con il peso del carico tutto sbilanciato sul rimorchio, hanno reso impossibile l’impresa. Sul posto è intervenuta la Polizia locale, in seguito alla segnalazione di residenti e passanti.
Inversione a U con il Tir: provinciale bloccata per 2 ore tra Saronno e Ceriano Laghetto
E’ stato chiesto l’intervento di una impresa locale con un trattore con braccio meccanico, che riuscisse a trascinare fuori la motrice fino a portarla sull’asfalto per avere attrito.
Una volta bloccato il traffico sulla provinciale in entrambe le direzioni, l’operazione è perfettamente riuscita, evitando l’intervento ben più complicato e oneroso di un’autogrù.
Il conducente dell’autoarticolato è stato sanzionato pesantemente dalla Polizia locale per le infrazioni commesse, con verbali per alcune centinaia di euro, mentre è risultato in regola con patente, assicurazione, revisione e cronotachigrafo.
Divieto non rispettato a causa dell’uso errato del navigatore satellitare
Questo tipo di inconvenienti -spiegano dalla Polizia locale- sono spesso legati al fatto che questi autotrasportatori utilizzano comuni navigatori da auto, gratuiti e non strumenti professionali, personalizzati per mezzi pesanti e riportanti tutti i divieti aggiornati, che sono però a pagamento.
La strada è stata liberata dopo oltre due ore, verso le 13,20.
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