Una nuova truffa: state attenti alle Pec dell’Agenzia delle Entrate
Alcune aziende del nostro territorio sabato scorso hanno ricevuto una pec (ossia una mail certificata) dall’Agenzia delle Entrate con mittente: “dc. liquidazione6.noreply@ pec.agenziaentrate.it”.
E’ chiaro che quando si riceve una mail dall’Agenzia viene sempre una certa ansia e il primo pensiero che corre è quello di aprirla per capire che cosa ci chiede il braccio operativo del Fisco.
Ma bisogna fare molta attenzione, poiché queste mail possono nascondere una truffa messa in atto da pirati informatici.
Truffa delle Pec dell’Agenzia delle Entrate: gli indizi
Il primo indizio per comprendere che si tratta di una truffa si può trovare proprio nell’indirizzo del mittente: in passato l’Agenzia delle Entrate aveva utilizzato email con indirizzo del mittente molto simile per delle comunicazioni in merito alle liquidazioni, per questo la pec dei truffatori può ingannare.
Ma l’Agenzia delle Entrate (quella vera) aveva un indirizzo che cominciava per “dc.gt.liquidazione…”, mentre quella truffa è: “dc. liquidazione…”, senza “gt”.
Anche l’oggetto della pec può aiutare a individuare la truffa, perché di solito le truffe hanno oggetto simile a: “ID_COMUNICAZIONE: 014601731900100 [ENTRATE| AGEDC001| REGISTRO”. Se si apre la pec e si legge la lettera della presunta Agenzia, si scopre che chiede qualcosa di poco chiaro circa la firma elettronica, ma è chiaro l’invito ad aprire i due allegati.
E proprio qui sta la truffa, perché entrambi gli allegati (di solito un pdf e una sorta di txt) sono due malware molto aggressivi.
Se aperti o scaricati, permettono ai truffatori di ricevere dati personali della vittima, incluse eventuali password.
Un’azienda bollatese, dopo aver ricevuto la mail al sabato e ha atteso fino a lunedì quando ha contattato il numero dell’Agenzia ed è stato confermato anche dalle Entrate di non aprire gli allegati.
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