Bombe d’acqua e allagamenti, a Uboldo parla Riva: “Ecco come agire”

Come mai si verificano sempre allagamenti, ultimamente, quando piove? A spiegarlo è l’ambientalista Gianni Riva, di Uboldo: “E’ chiaro che i cambiamenti climatici hanno un ruolo determinante sulle bombe d’acqua e queste piogge prolungate – risponde – Ma la colpa è anche della cementificazione selvaggia: se c’è cemento l’acqua scorre, non s’infiltra nel terreno”.

Uboldo, l’analisi dell’ambientalista per spiegare gli allagamenti

Per Riva, per spiegare il fenomeno degli allagamenti spesso legati alle bombe d’acqua, “però non bisogna generalizzare: non c’è una ragione che vale sempre per tutti, dipende da tanti fattori”. Certo tutte le costruzioni commerciali e residenziali realizzate in tanti comuni non aiutano. “Esattamente. Però ci sono anche tante amministrazioni che hanno tutelato il verde costituendo i parchi sovracomunali. Non mi sento quindi di puntare il dito genericamente sui Comuni”.

Bombe d’acqua e il ruolo avuto dai Comuni

Ci sono comunque amministrazioni che hanno agito diversamente. “Direi che anzi non hanno agito proprio, minimizzando quello che noi ambientalisti dicevamo negli anni Ottanta, che a distanza di 40 anni ci saremmo trovati nella condizione di oggi. Hanno trascurato, nell’ambito dell’amministrare, la parte naturalistica, minimizzando le nostre più nere previsioni”. Altro ruolo importante lo giocano le manutenzioni? “Sì, perché sono fondamentali soprattutto ai sottopassi e alle caditoie ostruite dai detriti: se trascurati, questi impianti non sono in grado di far fronte alle piogge abbondanti”.

Le vasche di laminazione: sono utili?

Le vasche di laminazione sono utili? “Non si possono fare ovunque, in particolare se nelle vicinanze ce ne sono già. Potrebbero creare più danni che altro. Un esempio su tutti sono le vasche di laminazione previste a Origgio e a Uboldo (sul confine con Cerro e Rescaldina): che bisogno c’è se a Cislago c’è già una vasca contro le piogge abbondanti e a Villanova una vasca per contenere le acque meteoriche?”.
Stefano Di Maria