“E’ un problema educativo: dove sono i genitori di ragazzini di 13 o 14 anni che vanno in giro a sfasciare tutto?”, si sfoga il presidente della Pro Loco Giorgio Savarino dopo l’ennesimo raid contro la tensostruttura al Parco della Resistenza.
Teppisti al parco: la furia giovanile in cucina
Ignoti hanno tagliato il telone e, una volta dentro, hanno fatto danni: hanno rotto il vetro temperato del self-service (che separa i cibi), hanno distrutto i lavelli industriali addirittura rovesciandone uno a terra, hanno preso a sprangate le friggitrici, per poi lanciare i cestelli spaccando i manici… e se la sono presa con le panchine esterne. Una devastazione che ha lasciato sconcertati i volontari della Pro Loco, che gestiscono l’impianto per le attività aggregative. Un residente, sentito il fracasso provocato dagli atti vandalici, ha visto scappare dei ragazzi in bicicletta e ha chiamato i carabinieri, ma si sono dati alla fuga in brevissimo tempo.
Teppisti al parco: l’amarezza della Pro Loco
“Abbiamo sporto denuncia ai carabinieri e stiamo quantificando i danni – rimarca Savarino, davvero amareggiato – Capisco che in ragazzi non sappiano dove ritrovarsi: se entrassero sotto il nostro tendone solo per questo, senza fare vandalismi, non avrei nulla da ridire. Ma perché comportarsi così? E’ un peccato, considerati gli sforzi che facciamo per offrire alla popolazione occasioni aggregative con le nostre sole risorse”.
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