Una famiglia di Uboldo ha circolato un anno priva di assicurazione dell’auto senza sapere di non averla: è stata truffata da una falsa compagnia online, che ha incassato i soldi ed è sparita: “Se penso che mio marito è andato in Sicilia con nostra figlia… – esclama – meglio non pensarci”.
La donna ha scoperto di non essere assicurata quando la sua macchina è stata fermata in via Novara, a Saronno, dalla polizia locale. Segnalato il veicolo dalle telecamere leggi-targhe, è stato bloccato e, contestato che mancava l’assicurazione, la conducente è caduta dalle nuvole. Quando ha mostrato il talloncino di una nota compagnia assicurativa, i vigili le hanno detto che era stata truffata: “Ma com’è possibile? – ha contestato – Ho chiamato il numero trovato su Facile.it, ho parlato con l’operatore e mi sono fatta spedire i documenti via mail dopo il pagamento”. Non era un operatore della vera compagnia, ma un truffatore, che di fatti è sparito: nessuno risponde più al telefono, che sembra staccato, né arrivano risposte alle mail. Fatto sta che la polizia locale ha posto il veicolo sotto sequestro, le ha decurtato 5 punti patente e le ha inflitto un verbale di 900 euro di sanzione (600 se pagata entro cinque giorni); in più si è dovuta pagare il carroattrezzi.
“Sono dovuta andare a sporgere denuncia alla polizia postale – fa sapere la donna – Comunque sia, farà ricorso: ho tutta la documentazione che prova la truffa, mail, messaggi WhatsApp e ricevuta della Lottomatica”. Sì, perché l’uboldese e suo marito non ritengono affatto giusto essere stati truffati e pure beffati: “Non solo abbiamo rischiato di pagare di tasca nostra un risarcimento nel caso avessimo fatto un incidente grave in questo anno, ma dobbiamo pure pagare la multa. Inaccettabile: noi siamo le vittime e allora perché dobbiamo pagare per una colpa che non è nostra?”.
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