“E’ ormai ufficiale: a parte un medico, tutta l’equipe del reparto di rianimazione ha abbandonato l’ospedale di Saronno che ora versa in condizioni drammatiche”: è l’allarme lanciato da Attac Saronno, associazione cittadina impegnata in un percorso sulla sanità pubblica e sull’ospedale cittadino.
Ospedale di Saronno: lascia il primario di Rianimazione
Il tema è quello della critica situazione del personale della rianimazione: “E’ dei giorni scorsi la notizia che il primario di Rianimazione lascerà al termine di un periodo di preavviso. Stessa sorte per due degli ultimi tre medici di pianta organica rimasti finora in servizio. Solo un medico dipendente diretto dell’ospedale resta al momento in servizio, tutto il resto – oggi come oggi – graverà sulle cooperative, con un ulteriore aggravio dei costi di gestione e nessuna garanzia sulla qualità del servizio offerto”.
Ospedale di Saronno: “Non ci sono i requisiti per struttura di primo livello”
E rimarcano: “La riduzione a due letti del reparto (erano sei solo l’estate scorsa), che era stata deliberata provvisoriamente a dicembre è stata prolungata e con la funzione di “passaggio”: vengono cioè “stabilizzati” i pazienti, in attesa di un loro successivo trasferimento in altro ospedale per il prosieguo delle cure”. Amara la chiosa: “L’ospedale di Saronno, di fatto, perde anche il reparto di Rianimazione. E data anche la mancata garanzia di copertura di personale (in particolare notturno) ci risulta che non abbia più i requisiti per essere ancora considerato “struttura di primo livello”, al contrario di quanto da sempre sostenuto dall’Asst”. Dall’associazione, che ha avviato un percorso sulla salute pubblica, arrivano una serie di domande “a Porfido e a Roberta Tagliasacchi, direttrice dell’ospedale cittadino, e a Claudio Arici, direttore sanitario Asst obbligatorie vista la situazione, non solo di Rianimazione”.
Il futuro: “Esiste un piano di rilancio per l’ospedale?”
Le richieste per i vertici della struttura saronnese sono diverse e dettagliate: “Confermate ai cittadini che l’ospedale di Saronno nella situazione attuale di organico e organizzazione di reparti e personale continua a mantenere i requisiti per essere considerato “struttura di primo livello” ai sensi di legge? Quali iniziative, a parte un concorso per rianimazione che rischia di fare la fine di quelli recentemente andati deserti in altri reparti sia a Saronno che a Gallarate, si intendono attuare per ripristinare l’organico dei reparti in sofferenza (come il pronto soccorso)? Esiste un piano di rilancio per l’ospedale di Saronno, che non comprenda ipotesi di privatizzaizone totale del servizio, già in atto oggi con la massiccia presenza di cooperative? Quando arriverà la visita “a sorpresa” promessa dal riconfermato assessore Bertolaso?”. E concludono: “Ci sono 200mila abitanti del Saronnese che esigono risposte! E le chiederanno a gran voce in un presidio che stiamo organizzando sotto la sede dell’ospedale per la mattina del prossimo 15 aprile”.
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