di Stefano Di Maria
Abbiamo avuto il privilegio di vedere in anteprima LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI. Prodotta da Fandango e tratta dall’omonimo romanzo di Elena Ferrante, la serie evento del 2023 debutterà su Netflix il 4 gennaio in tutti i Paesi dove il servizio è attivo. Scritta da Elena Ferrante, Laura Paolucci, Francesco Piccolo ed Edoardo De Angelis e diretta da quest’ultimo, non ha affatto deluso le nostre aspettative. Le due protagoniste, Valeria Golino e Giordana Marengo, sono immense: fra di loro ci sono un legame e una complicità che raramente abbiamo visto davanti alla macchina da presa. Insieme rendono indimenticabile lo show, che si pone come racconto di formazione, una storia che crea un ponte fra generazioni ma anche fra borghesia e povertà nella Napoli degli anni Novanta. Qui sotto il trailer
LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI – LA TRAMA
La serie è un ritratto potente e singolare del passaggio di Giovanna dall’infanzia all’adolescenza negli anni Novanta. La ricerca di un nuovo volto, dopo quello felice dell’infanzia, oscilla tra due Napoli consanguinee che però si temono e si detestano: la Napoli di sopra, che s’è attribuita una maschera fine, e quella di sotto, che si finge smodata, triviale. Giovanna oscilla tra alto e basso, ora precipitando ora inerpicandosi, disorientata dal fatto che, su o giù, la città pare senza risposta e senza scampo.
Le riprese si sono svolte a Napoli, in diversi quartieri fra il centro e la periferia, dal Vomero a Poggioreale, e a Milano, prevalentemente sui Navigli della città.
LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI – LA RECENSIONE
La regia di Edoardo De Angelis valorizza qualunque cosa, dai semplici dettagli delle case ai luoghi, indaga i volti dei protagonisti con accurati primi piani, indugia sugli scorci di una Napoli sempre bellissima, sostenuta da una fotografia sgargiante e dalle conturbanti canzoni dell’epoca.
Nello show tutto trasmette vitalità, che sia buonumore, ironia, rabbia, frustrazione o dolore, in ogni scena, in ogni sequenza, si respira un desiderio ardente di non subire la propria esistenza ma di viverla sino in fondo. Ma, soprattutto, è facile riconoscersi in uno o più personaggi proprio come gli stessi protagonisti usciti dalla penna di Elena Ferrante si rispecchiano l’uno nell’altro. Anche quando la distanza culturale è marcata, anche quando le esperienze di vita sono completamente diverse, c’è sempre qualcosa che in cui rivedersi: succede per interesse personale ma pure per autodifesa, misurandosi con le proprie e altrui bugie. “Mi hai mentito”, dice Giovanna alla zia Vittoria, che le spiega come a volte le storie inventate siano molto meglio della verità.
La maturità attoriale di Alessandro Preziosi trova il suo apice in questa serie: è convincente come non mai la sua interpretazione di un uomo in cerca di riscatto, disposto a tutto pur di raggiungere i suoi scopi, abituato a mentire e a non avere scrupoli nemmeno con l’odiata e amata sorella. Per un bugiardo come lui è facile riconoscere un suo simile anche nella moglie Nella (interpretata da una splendida Pina Turco), così come negli amici di una vita con cui condivide le cene. Perché nella serie LA VITA BUGIARDA DEGLI ADULTI sono le bugie le vere protagoniste, ciò che si nasconde o si crede di saper nascondere. E’ lo specchio della realtà, della vita di tutti i giorni in cui tutti cerchiamo di stare a galla. Diffidare sempre di chi dice che non mente mai.
Terminata la visione dei sei episodi, resta una sensazione d’incompletezza. Non perché la storia non abbia chiuso il suo cerchio ma perché si vorrebbe continuare a seguire ancora lungo le vicende di Giordana e Vittoria.
Voto: 4 su 5
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