La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare del collocamento in comunità nei confronti di due minorenni e di un 18enne egiziano, accusati di aver commesso, tre rapine ai danni di coetanei. Nei confronti degli arrestati anche le aggravanti di aver agito con particolare ferocia, a mano armata ed in gruppo, sequestrando le vittime ed, in alcuni episodi, tentando anche di costringerle a collaborare nella perpetrazione di altre rapine.
L’attività investigativa condotta dai poliziotti del Commissariato Porta Genova della Questura di Milano è scaturita dalle dettagliate denunce da parte delle vittime e dei rispettivi genitori. Le indagini sono partite dall’analisi dei tabulati telefonici degli smartphone rubati, poi proseguite con la visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza, a cui si è aggiunta una attività di individuazione, appostamento, informazione e pedinamento.
Al termine degli accertamenti investigativi, le successive perquisizioni hanno dato esito positivo rinforzando il quadro probatorio nei confronti dei tre, i quali risultano aver avuto altresì contatti con un’altra banda di minori, arrestata un anno fa, che praticava le stesse attività criminose con il medesimo modus operandi, dimostrando da parte dei tre, non solo una spiccata attitudine all’associazionismo criminoso interno alla banda stessa, ma una ancor più preoccupante interrelazione esterna con altre realtà criminose analoghe, quasi a evidenziare una dimensione imprenditoriale del crimine organizzato.
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