AGGIORNAMENTO 14 MAGGIO – TESTO APPROVATO (vai all’articolo)
Dovrebbe essere ormai questione di ore, forse qualche giorno, prima dell’approvazione definitiva del Decreto Rilancio, che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi “Decreto aprile” ma che poi ha dovuto cambiare nome per questioni di calendario.
Il decreto contiene centinaia di capitoli, vediamo i principali provvedimenti.
IMPRESE E PARTITE IVA
Sono previsti contributi a fondo perduto (ossia da non restituire) per le imprese (sotto i 5 milioni di fatturato annuo) che dimostreranno di aver avuto una cospicua perdita di fatturato (il fatturato di aprile 2020 dev’essere meno dei 2/3 del fatturato di aprile 2019). L’importo varierà dal 15% al 25% del calo di fatturato di aprile. Questa regola vale anche per le persone fisiche che lavorano a partita Iva, ma solo per il mese di maggio e il bonus sarà come minimo di mille euro; per il mese di aprile, invece, restano i 600 euro di bonus per chi ha già presentato domanda in marzo (se ne aveva diritto).
AFFITTI E BOLLETTE
E’ previsto un credito d’imposta del 60% per le imprese (inclusi i negozi) sul pagamento del canone di affitto o di leasing, anche se al momento non è chiaro per quanti mesi questa regola valga e se la regola vale anche per chi in questi mesi l’affitto non l’ha potuto pagare; inoltre saranno previsti forti sconti sulle bollette elettriche di aprile, maggio e giugno per quelle attività che durante il lockdown hanno dovuto restare chiuse, a partire da negozi, bar e ristoranti.
LAVORATORI DIPENDENTI
Viene prorogata la cassa integrazione in deroga (anche se al momento non è stata ancora liquidata neppure quella di marzo): le settimane da 9 diventano 18, da fruire entro il 31 ottobre. Per i dipendenti con un figlio sotto i 14 anni sarà riconosciuto il permesso (laddove possibile) di svolgere il proprio lavoro da casa. Sono sospesi per 5 mesi (dall’inizio della crisi) i licenziamenti per giustificato motivo.
FISCO
Il versamento di alcune imposte e tasse (non tutte, sia chiaro) è stato sospeso fino a fine maggio, ma tale sospensione verrà prorogata fino a settembre e la Tosap a ottobre. Nessuno sconto però sulle tasse, se non per gli autonomi per cui potrebbe esservi una correzione degli indicatori sintetici.
RISTRUTTURAZIONI
Il decreto ripropone il vecchio ecobonus per ristrutturare le facciate e per l’efficienza energetica degli immobili. Una sezione questa su cui sicuramente si sarebbe potuto pensare a qualcosa di più.
TRASPORTI
Il decreto dovrebbe prevedere un bonus fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini, bici elettriche, scooter o per il car sharing.
CULTURA
Il decreto prevede un fondo (di 150 milioni) per sostenere le librerie e la filiera dell’editoria, i musei i luoghi in cui si fa cultura. Un fondo ancor maggiore invece per sostenere il cinema, la produzione di spettacoli e il settore degli audiovisivi. Un fondo di 20 milioni per radio e tv locali.
TURISMO
Il decreto contiene anche un bonus vacanze da assegnare alle famiglie perché lo spendano in Italia dall’1 luglio al 31 dicembre. L’ipotesi è di 150 euro per i single, 300 euro per le coppie e fino a 500 euro per le famiglie con reddito Isee sotto i 35mila euro.
SALUTE
Il decreto prevede tra l’altro riorganizzazioni nella rete ospedaliera, assunzioni straordinarie, potenziamento della sanità militare e incremento delle borse di studio per gli specializzandi.
DOCUMENTI
Tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi
comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano la loro
validità fino al 15 giugno 2020.
REDDITO DI EMERGENZA
Le famiglie con reddito familiare e un patrimonio mobiliare inferiori ai (complessi) limiti stabiliti dalle norme, avranno diritto a un Reddito d’emergenza tra i 400 e gli 800 euro al mese. Niente Reddito se almeno una persona del nucleo familiare percepisce la pensione (tranne quella di invalidità), uno stipendio superiore alle soglie previste dal decreto o il Reddito di cittadinanza. Le domande si presentano presso Caf e Patronati.
PUBBLICITA’
Il decreto prevede un credito d’imposta del 50% per chi fa investimenti pubblicitari nel corso del 2020.