Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente della Cei cardinale Gualtiero Bassetti e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese hanno infatti firmato un protocollo che permette la ripresa delle messe con la presenza dei fedeli.
Le regole
Nelle chiese si dovranno però attuare misure di prevenzione del contagio tra cui l’igienizzazione delle chiese e degli oggetti e una corretta informazione dei fedeli sui rischi. Durante le celebrazioni, e durante l’ingresso e l’uscita dalle chiese, dovrà essere tenuta la distanza di sicurezza di un metro e mezzo.
Uno dei momenti più delicati è senza dubbio quello della distribuzione della comunione: il sacerdote dovrà indossare i guanti e la mascherina consegnando l’ostia al fedele in mano e questo provvederà da sé a introdurla in bocca. Le porte restano aperte per evitare che porte e maniglie siano toccate.
All’ingresso saranno disponibili dei liquidi igienizzanti. Si dovranno disinfettare tutti gli spazi, gli oggetti sacri e i microfoni alla fine di ogni messa. Bisognerà poi ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, non sarà ammessa la presenza del coro, ma quella dell’organista sì, non si dovrà fare lo scambio della pace e le acquasantiere resteranno vuote.
Tutte le persone che parteciperanno alle messe sono tenute a indossare le mascherine protettive. Non sarà concesso di accedere ai luoghi di culto a chi presenti sintomi influenzali/ respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5 gradi (ma non avverrà la misurazione all’ingresso).
Il protocollo non indica un numero massimo di persone che potranno partecipare alle celebrazioni.
Saranno i sacerdoti a dover stabilire il numero massimo di persone che rispetti il distanziamento sociale.
Le offerte non saranno raccolte durante la funzione ma ci saranno cassettine agli ingressi e per le confessioni si dovrà allestire un’area appartata ma areata.
Battesimi, funerali e matrimoni
L’accordo prevede che queste regole valgano anche per “Battesimi, Matrimoni, Unzione degli infermi ed Esequie”, dunque si può tornare a celebrare i matrimoni e i battesimi in chiesa e per i funerali decade il vincolo del numero massimo di 15 persone presenti. Un importante passo verso il ritorno alla normalità, purché si rispettino con attenzione le regole.