“Caro Giuseppe”. Inizia così la cartolina che Alfonso Bassani, imprenditore della ristorazione di Cogliate, titolare del Alter Ego bistrot di Ceriano Laghetto, ha spedito lunedì al presidente del consiglio dei ministri, Giuseppe Conte.
Un messaggio di poche righe, sul filo dell’ironia (amara) per comunicare una decisione drastica: dal 4 dicembre riaprirà il locale, con o senza Dpcm che lo autorizzi a farlo. Al suo fianco c’è Emiliano Gallina, di Ceriano Laghetto, suo dipendente, direttore di sala del locale.
“Cinque mesi di inattività forzata, ricevo 250 euro al mese, mi sento trattato come un peccatore ma non ho ancora capito quale peccato ho commesso” -dice Gallina. “Non voglio aiuti dallo Stato, voglio tornare a fare il mio lavoro”.
Sulla cartolina per Conte, Alfonso scrive: “Saluti dal ridente paesino di Cogliate dove ho trascorso questi mesi di vacanza forzata dedicando tempo a me stesso e alla mia famiglia. Ora, viste le tante promesse e i pochi, insufficienti aiuti, mi vedo costretto, insieme al mio staff, a prendere una decisione forte.
“Io apro il 4 dicembre, perché preferiamo morire di Covid a testa alta piuttosto che di fame a testa bassa”. Alfonso si firma come “piccolo imprenditore ventennale della ristorazione”.
La cartolina, un pezzo di antiquariato, che riporta veramente immagini di Cogliate, è stata inserita in una busta e inviata con posta raccomandata al capo del Governo. Risponderà? Alfonso comunque è determinato: “noi il 4 dicembre riapriremo e mi auguro che molti altri colleghi che si trovano nelle stesse condizioni facciano lo stesso ”