A Novate nasce l’oasi per i gatti randagi. L’Associazione Nidia o.d.v. eroga un servizio di volontariato per la creazione e il mantenimento di un’oasi felina che sta sorgendo nella zona di via Polveriera a Novate e che si occupa anche dei gatti randagi presenti a Novate e Bollate. Il Notiziario ha intervistato la presidente Orianna Bove che ci racconta la storia ma anche i problemi che questi volontari devono affrontare.
Come, dove e quando nasce l’associazione?
“L’associazione Nidia o.d.v., Organizzazione di Volontariato, è stata costituita nel 2019 in base alla recente normativa che regolamenta le Associazioni del Terzo Settore, da un gruppo di volontarie accomunate dalla volontà di realizzare un’oasi felina. Volontarie che si sono conosciute sul territorio in occasione di emergenze segnalate dai cittadini, per appelli di smarrimento, salvaguardia dei gatti randagi di colonia”.
Il fenomeno del randagismo nella zona: la cause
Per quale motivo il randagismo felino è così diffuso sul territorio?
“Nonostante il Regolamento Regionale 13 aprile 2017, n. 2, indichi all’art. 6 i precisi obblighi per chi detiene animali d’affezione e in particolare “prendere adeguate precauzioni per impedire la fuga” e “adottare ogni accorgimento utile ad evitare la riproduzione non pianificata”, purtroppo queste disposizioni spesso non vengono messe in pratica. Proprio per le mancate sterilizzazioni il fenomeno del randagismo felino è in crescita esponenziale”.
Come è organizzata l’associazione?
“Il nostro è un volontariato molto impegnativo sul territorio, sia fisicamente che economicamente. Tra Bollate e Novate Milanese contiamo circa 700 gatti suddivisi nelle diverse colonie feline regolarmente registrate e provvediamo quotidianamente al loro sostentamento nonché ad emergenze sanitarie, sterilizzazioni e microchippatura. A ciò si aggiungono le emergenze quotidiane che richiedono la cattura, la visita e cura veterinaria, la ricerca di uno stallo domestico in attesa di adozione e nel caso di cuccioli appena nati il supporto di una balia umana”.
In cosa consiste il vostro impegno quotidiano?
“Purtroppo per noi volontarie non esiste una routine quotidiana, siamo sempre in emergenza con continue richieste di aiuto da parte dei cittadini. Smarrimenti, gatti in difficoltà, gatti investiti o feriti che ci vengono segnalati sono all’ordine del giorno e spesso più volte nell’arco delle 24 ore, giorno e notte. Ci siamo solo noi attive sul territorio e nonostante il nostro impegno nel surrogare le Istituzioni assenti, pur rinunciando spesso ad una vita privata e a qualche giornata di vacanza, non riusciamo ad arrivare ovunque e soprattutto in tempo”.
La collaborazione con gli enti pubblici
Quali sono gli enti pubblici con cui vi dovete interfacciare?
“I nostri interlocutori principali sono le Amministrazioni Comunali e l’Asl di competenza. Non tutti sanno che in base alla normativa vigente i gatti randagi sono di proprietà del Sindaco e a maggior ragione i gatti delle colonie. Purtroppo a fronte di ciò tutti gli oneri ricadono sulla nostra Associazione e non necessariamente per cattiva volontà, ma soprattutto per carenze istituzionali”.
Il vostro progetto di Oasi Felina?
“I lavori procedono e l’oasi felina in corso di realizzazione nel Comune di Novate sta prendendo forma in un’area di circa 4.500 mq. che il Comune ci ha concesso in uso a titolo gratuito. Saranno ospitati i gatti che non possono più condurre vita da randagi per anzianità e patologie. Un progetto per noi molto importante e impegnativo sia dal punto di vista economico che organizzativo a cui abbiamo lavorato per anni.
Un progetto pilota unico nel suo genere perché, a differenza di altri progetti mirati unicamente alla salvaguardia dei gatti randagi, nell’oasi felina ospiteremo e promuoveremo attività adatte a persone anziane, con disabilità e allievi delle scuole locali, un progetto per l’inclusione sociale. In questi giorni è partita la campagna per il tesseramento sostenitori della nostra Associazione rivolta a chi già ci conosce, a chi desidera conoscerci e sostenerci, a chi come noi crede che il nostro progetto di inclusione sociale possa contribuire a migliorare il territorio in cui viviamo”.
Tutte le informazioni su di noi, sul nostro progetto e sulle modalità di tesseramento sul loro sito
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