Da Novate uno studio sui cani: sentono l’odore delle malattie virali.I cani, se adeguatamente addestrati, possono individuare col loro fiuto e con grande precisione le persone ammalate di Covid.
E’ questo il risultato di una ricerca scientifica che ha profonde radici novatesi, i cui esiti sono stati recentemente pubblicati sul sito della prestigiosa rivista scientifica Scientific Nature in un dettagliato report a firma di Federica Pirrone, Patrizia Piotti, Massimo Galli, Roberto Gasparri, Aldo La Spina, Lorenzo Spaggiari e Mariangela Albertini.
Questo studio ha grande rilevanza non tanto verso il Covid, la cui emergenza è ormai superata, ma in prospettiva futura: se dovesse accadere un’altra epidemia, infatti, la rapidità di addestramento dei cani a riconoscere la malattia con l’olfatto sarebbe maggiore rispetto alla rapidità di sviluppo di test in grado di evidenziare la malattia.
Novate, i cani sentono l’odore delle malattie virali: lo studio
E ciò potrebbe salvare vite umane. Per comprendere il legame tra questa ricerca e Novate occorre sapere che ad essa ha collaborato in modo essenziale “Medical Detection Dogs Italy”, una Onlus (affiliata alla casa madre inglese presso la quale si è formata), che ha la sede legale ed operativa da molti anni proprio a Novate Milanese e si occupa di rilevamento biologico tramite l’olfatto dei cani. Presidente e tecnico addestratore di Mddi è Sara La Spina, Direttore tecnico è Aldo La Spina, entrambi novatesi.
Gli altri soci sono tutti tecnici volontari cinofili. Nel 2020 Mddi ha già partecipato con l’Università di Milano ad una ricerca scientifica sul rilevamento del tumore al polmone con l’olfatto del cane, di cui tutti gli organi di stampa parlarono, ma la nuova ricerca pubblicata su Scientific Nature ha sicuramente una valenza più significativa.
La pubblicazione dimostra che un cane addestrato in poco tempo è in grado di rilevare non solo il patogeno (virus o batteri), ma anche l’odore della malattia (in questo caso è stata la Sars Cov 2) emanato dal corpo umano infetto. “L’aspetto straordinario applicativo che dimostra la pubblicazione di Nature è che in un futuro di un’altra epidemia data da un virus sconosciuto, non sarà più necessario far trascorrere un anno per isolare, sequenziare il virus per creare così il test – ci spiega Aldo La Spina – Il cane addestrato in pochi mesi è in grado da subito di rilevare l’odore della persona infetta, isolando così i focolai epidemiologici e controllando da subito la diffusione.
Naturalmente il rilevamento olfattivo poi può essere applicato sulla massa (scuole, Rsa, luoghi di lavoro senza interrompere la produzione, eventi, etc…)”. Un cane preparato può arrivare a passare in rassegna in 30 minuti 300 persone senza essere invasivo e lento come un tampone, ma simpatico, altrettanto preciso come un tampone antigienico.
Infatti la pubblicazione, dal titolo “Le prestazioni dei cani da fiuto sono stabili nel tempo nel rilevare campioni positivi al Covid- 19 e concordano con il test rapido dell’antigene” spiega tra l’altro: “Per tutti i cani il test di laboratorio su 360 campioni ha prodotto una sensibilità del 93% e una specificità del 99%, una concordanza dell’88% con la Rt-PCR e una correlazione test-retest da moderata a forte.
Quando si annusano direttamente le persone (n.97), la sensibilità complessiva (89%) e la specificità (95%) dei cani erano significativamente al di sopra del livello casuale”. Insomma, una correlazione importante che spinge La Spina a chiedere che il cane da rilevamento biologico e medicale venga inserito nel prossimo piano pandemico.
“Il nostro allenamento quotidiano – svela il Direttore tecnico – per 9 mesi si è svolto, oltre che presso l’Università di Milano- Dipartimento di Veterinaria e lo Ieo – Istituto Europeo Oncologico, anche presso alcune farmacie dell’hinterland milanese, compresa la Farmacia Stelvio di Novate Milanese e presso alcuni domicili di cittadini novatesi positivi al Covid 19”. E, ultimo elemento per sottolineare la novatesità di questa ricerca, i due cani Sara e Nala sono entrambi cittadini a 4 zampe residenti a Novate.
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