Garbagnate, record di aggressioni all’ospedale

Garbagnate, si è registrato un record di aggressioni all’ospedale.

L’ospedale di Garbagnate è in testa nella preoccupante classifica delle aggressioni ai danni di sanitari da parte di utenti “pericolosi”.

A renderlo noto è il gruppo regionale del Pd, che ha diffuso un comunicato in cui rivela che da gennaio a maggio nelle strutture sanitarie pubbliche di Milano e dell’hinterland si contano 384 attacchi a medici, infermieri e ad altri professionisti in servizio: 2,5 al giorno.

Due di questi attacchi sono stati appunto aggressioni «estreme», definizione in cui rientrano le violenze con l’impiego di armi e quelle che provocano la morte delle vittime.

Garbagnate, record di aggressioni all’ospedale: i numeri

In totale sono 106 le aggressioni fisiche, 278 quelle verbali, che in 116 casi hanno compreso insulti e minacce.

In vetta a questa triste classifica si trova proprio l’Asst Rhodense con i presidi di Garbagnate Milanese, Rho, Passirana e Bollate: dall’inizio dell’anno i sanitari sono stati “attaccati” 116 volte.

L’ospedale di Garbagnate, in particolare, conta ben 14 episodi di aggressioni fisiche (come spinte e strattonamenti), ossia il 13,2% del totale delle aggressioni a Milano e hinterland.

Sempre l’ospedale di Garbagnate conta ben 25 intimidazioni.

Al secondo posto l’Asst di Melegnano e della Martesana, con 56 segnalazioni.

Seguono il Niguarda con 41 casi, il San Paolo e il San Carlo con 40 e il Fatebenefratelli- Sacco con 39.

Dati che comunque il Pd ritiene sottostimati, ma anche in crescita del 41% rispetto all’anno scorso se il trend dei primi cinque mesi non cambia.

Il Pd fa anche notare che il numero delle aggressioni sale laddove ci sono i Pronto soccorso.

Forse l’alto numero di casi a Garbagnate è legato proprio ai problemi di funzionamento di questo servizio, che più volte abbiamo riportato su queste stesse pagine.

La consigliera regionale Pd Carmela Rozza chiede di intervenire, riprendendo tra l’altro la legge regionale approvata a luglio 2020 (che vede come primi firmatari Rozza stessa e il collega di Fratelli d’Italia Franco Lucente) sulla sicurezza del personale sanitario e socio-sanitario.

“Non viene applicata dalla giunta Fontana – secondo Rozza – Finora è stato solo nominato il tavolo tecnico per la stesura delle linee guida”.

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