Presidio al capolinea Comasina del tram Milano-Limbiate questa sera, lunedì 19 settembre, per chiedere che non venga interrotto il servizio.
La manifestazione di protesta è organizzata dalla Lega ma vedrà anche la partecipazione di comitati e pendolari, indipendentemente dalla rappresentanza politica.
“La tranvia Limbiate – Milano è un servizio indispensabile per i pendolari brianzoli, tremila quelli che ogni giorno usufruiscono di questo servizio. Impensabile voler chiudere questo servizio al cittadino” -afferma consigliere regionale Andrea Monti, vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone che con Francesco Rienzo, consigliere comunale di Paderno Dugnano e membro della segreteria provinciale Lega Martesana,ha promosso il presidio di lunedì 19 settembre alle ore 18 al capolinea della MM3 Comasina a Milano.
Presidio al capolinea Comasina per salvare il tram di Limbiate
“Nonostante le molte richieste rivolte all’assessore Censi dal sottoscritto, come esponente di Regione Lombardia, Palazzo Marino sembra irremovibile di fronte alla scelta di chiudere la linea tranviaria. E questo, in barba al fatto che Regione Lombardia si sia detta disponibile ad accollarsi parte degli oneri per quei lavori che Milano continua a dire siano “strettamente necessari”, senza peraltro mai precisare quali siano”.
All’iniziativa di protesta hanno dato l’adesione anche alcuni sindaci della tratta Milano-Limbiate, mentre in questi giorni stanno approdando nei consigli comunali le mozioni per chiedere una presa di posizione del Comune di Milano e del Governo affinché non si interrompa il servizio del tram della Comasina.
Dai comitati Utenti trasporto pubblico e Salviamo il tram della Comasina arriva una richiesta diretta di intervento da parte del Comune di Milano ed in particolare all’assessora Arianna Censi, dopo l’interpellanza in consiglio regionale dell’8 settembre scorso.
I comitati per salvare il tram: Milano non risponde
“Al momento -si legge nella nota congiunta diffusa dai due comitati- non risultano pervenute risposte dal Comune di Milano. Crediamo che ora non ci siano più scuse per non agire. Se il problema, a detta del Comune di Milano, era la contrarietà ad impegnare risorse per una linea che in futuro subirà la completa ricostruzione, ora c’è chi è disposto ad intervenire economicamente. Già abbiamo detto come la pensiamo: l’inizio lavori per la riqualificazione è lontano ed è giustificato intervenire per mantenere il servizio. Anche nel 2012 e nel 2017 si intervenne con un orizzonte di 3/5 anni e questo è il periodo che realisticamente sarà necessario per l’avvio dei lavori.
Magari, con qualche accorgimento, si può anche risparmiare qualcosa sui costi. Sempre rifacendosi all’esempio del 2012, è proprio necessario posare rotaie nuove quando si potrebbero riutilizzare rotaie usate della metropolitana o le stesse della tranvia posate su traverse e pietrisco rinnovato? Non dimentichiamo che i tram viaggerebbero ad una velocità massima di 30 km/h. C’è già un precedente proprio nel 2012 quando vennero usate le rotaie della Milano-Desio, dismessa nel 2011.
In ogni caso, ora la palla è nel campo del Comune di Milano. Se nel 2012 il Comune di Milano si accollò il maggiore onere finanziario (circa 3.900.000 euro) ora è la volta della Regione ma ci vuole almeno la collaborazione del Comune di Milano, che purtroppo in questi ultimi mesi non ha brillato in tal senso.
Ci rivolgiamo quindi all’Assessora Arianna Censi: i suoi predecessori Maran e Granelli hanno fatto una scelta a favore degli utenti della linea che è arrivata sino ad oggi. Quale scelta intende fare? Andare incontro agli utenti o liquidare la linea?”
Sfoglia il notiziario in formato digitale su Pc, smartphone o tablet dal nostro sito edicola.ilnotiziario.net
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube