Sono ben 1047 i cantieri aperti in Lombardia per portare la banda ultra larga a tutti i cittadini. Ad essi si sommano i 328 interventi già chiusi e quelli ancora da programmare. Entro la fine del prossimo anno oltre 1,5 milioni di unità abitative nella regione saranno raggiunte da connessione veloce (almeno 30 MB) o ultra veloce (1Gb). È questo il quadro presentato oggi, lunedì 2 maggio, al seminario “Digitalizzazione della Lombardia”, promosso dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, nel corso del quale è stata presentata la ricerca realizzata da PoliS in collaborazione con il Politecnico di Milano sullo stato del digitale nella nostra regione.
Il tema affrontato durante il convegno, come sottolineato dal Consigliere Segretario del Consiglio regionale espressione dei gruppi di minoranza, è strategico per il futuro della nostra regione. Dalla capacità di recuperare il digital device che ci separa ancora dall’Europa, dipende infatti la capacità delle nostre imprese essere competitive sul mercato globale. Per questo è importante sfruttare appieno le risorse del PNRR, che destinano oltre 13 miliardi complessivi ad investimenti sulla rete e sulla digitalizzazione delle PA lombarda.
Secondo la ricerca di PoliS, Regione Lombardia si colloca al secondo posto tra le regioni italiane per indice di digitalizzazione (DESI Index), preceduta solo dalla Provincia Autonoma di Trento, ma ancora sotto la media europea di alcuni punti. Mentre sulla sanità la percentuale di aziende socio-sanitarie connesse in banda larga è del 84%, solo il 12% degli istituti scolastici ha un collegamento FTTH ovvero con fibra ottica fino al domicilio. Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio degli interventi, ad oggi la provincia più digitale è Bergamo con 233 cantieri tra chiusi e in corso, seguita da Pavia (192), Brescia (178), Cremona (159) e Como (149).
Ai lavori del seminario è intervenuta anche l’Assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia che ha evidenziato come dal 2016, anno della firma del Protocollo d’Intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Lombardia ha organizzato ben 856 conferenze dei servizi per programmare e attivare i cantieri ponendosi al fianco dei Comuni specie quelli di più piccoli e meno strutturati.
Come sottolineato infine dal Vice Presidente del Consiglio regionale è fondamentale spingere nella diffusione di una cultura digitale tra i lombardi. La ricerca presentata oggi evidenzia infatti che anche servizi basilari come il Fascicolo Sanitario Elettronico sono utilizzati solo dal 52% della popolazione, una percentuale ritenuta troppo bassa per una regione leader nell’innovazione in tutti i settori come la nostra. Già in occasione di precedenti iniziative come il bando Generazione Web era stato constatato come molti degli apparati acquistati dalle scuole grazie ai fondi messi a disposizione da Regione Lombardia restavano inutilizzati o sottoutilizzati e questo perché nei docenti non c’era una sufficiente sensibilità e preparazione tecnica sul digitale. Da qui la necessità di attivare campagne di formazione e sensibilizzazione digitale sulle fasce adulte della cittadinanza, anche utilizzando specifici fondi del PNRR.
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