Per oltre un milanese su tre, la sanità pubblica sta peggiorando: preoccupano tempi di attesa e carenza di personale, stando all’ultima ricerca dell’Osservatorio sanità 1 di Unisalute, realizzato insieme a Nomisma.
Sanità pubblica, resta la fiducia: ma aumenta l’attesa e diminuisce la fiducia
La maggioranza dei milanesi ha fiducia nella sanità pubblica, ma più di uno su tre pensa che negli ultimi 5 anni sia peggiorata: questo quel che emerge dall’indagine condotta sui milanesi, che indicano come secondo loro la sanità pubblica stia peggiorando. Secondo il 78% degli intervistati i tempi di attesa si sono allungati, quasi due su tre lamentano la carenza di medici e infermieri. Tempi più lunghi e costi in aumento anche nella sanità privata, che però riscontra un livello di soddisfazione più elevato.
Servizio sanitario nazionale: per il 44% è tra i migliori al mondo
Per i milanesi la sanità pubblica resta un baluardo, con il 55% che dice di avere fiducia nel Servizio sanitario nazionale, e il 44% d’accordo nel definirlo ancora uno dei migliori al mondo. In molti, però, non esitano a denunciarne l’attuale situazione di crisi, probabilmente aggravata dall’impatto della pandemia. A lanciare l’allarme è appunto l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità 1 di UniSalute, che insieme a Nomisma ha interrogato gli abitanti del capoluogo meneghino riguardo la loro opinione della sanità pubblica, messa a confronto con la sanità privata.
Sanità pubblica, oltre un milanese su tre dice che è peggiorato
Secondo il sondaggio, più di un milanese su tre (37%) ritiene che il Servizio sanitario nazionale sia peggiorato rispetto a 5 anni fa; molto più bassa la percentuale di chi lo trova migliorato (11%), mentre il 52% non ha notato un cambiamento né in positivo né in negativo. La valutazione della sanità privata risulta invece più stabile: in questo caso l’opinione di due terzi dei milanesi (66%) è rimasta invariata, con una quota leggermente maggiore che la giudica migliorata (20%) rispetto a peggiorata (14%).
Il principale motivo di insoddisfazione, per quanto riguarda la sanità pubblica, sono i tempi di attesa: secondo il 78% si sono allungati, con un 44% che parla addirittura di un “forte aumento”. Il 65% degli intervistati lamenta inoltre un aumento dei costi, e quasi due su tre (64%) ritengono insufficiente il numero di medici e infermieri in servizio. Anche nel settore privato, comunque, c’è chi riscontra un allungamento dei tempi (39%), oltre a una crescita dei costi più evidente rispetto al servizio pubblico (75% ha percepito un aumento). Ma in base a quale criterio, allora, i milanesi scelgono di rivolgersi alla sanità pubblica o a quella privata? In realtà non ci sono sorprese: chi nell’ultimo anno ha effettuato visite o esami in strutture pubbliche, dice di averlo fatto principalmente per il costo ridotto della prestazione (49%), mentre chi si è rivolto a strutture private dà come motivazione soprattutto i tempi di attesa inferiori (77%).
L’assistenza sanitaria a distanza e l’integrazione pubblico-privato
Nel complesso, il livello di soddisfazione è più alto per i servizi sanitari privati rispetto a quelli pubblici: nel primo caso si dice soddisfatto delle cure ricevute il 68% degli intervistati, nel secondo solo il 50%. Questo non vuol dire che i milanesi non credano più nella sanità pubblica, anzi: come detto, la maggioranza (55%) dichiara di avere fiducia nel Servizio sanitario nazionale, e quasi la
metà (44%) lo ritiene ancora tra i migliori al mondo. Per ovviare alle lacune evidenziate, il campione milanese intervistato da UniSalute concorda soprattutto su un più ampio ricorso a
soluzioni tecnologiche per l’assistenza a distanza (60% è d’accordo) e su una maggior
integrazione tra sanità pubblica e privata (58%).
Redazione web
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