Io non voglio diventare fascista

Mia moglie odia il comunismo e allo stesso modo odia il nazismo, perché i suoi nonni le hanno raccontato le crudeltà che queste due ideologie hanno inferto alla sua gente, anche se non erano né ebrei né anti-comunisti.

E mia moglie resta sconcertata nel vedere quanti italiani oggi inneggino a Mussolini, che lei invece vede solo come il fedele alleato del pazzo sanguinario Hitler. Eppure oggi in Italia si sente sempre più gente dire: “Ci vorrebbe Mussolini!”.

E’ gente che chiede che ci sia più ordine, che ci sia un governo che sappia farsi rispettare e che faccia rispettare le leggi. Invece assistiamo a una costante degenerazione della nostra società, all’aumento della forbice tra poveri e ricchi, alla totale perdita di ideali, a una Giustizia che non dà ai cittadini il senso di giustizia, e l’invasione dei migranti, a cui non riusciamo a mettere un freno, sta moltiplicando questo forte malessere.

Eppure sembra che chi sta in alto non percepisca tale malessere, sembra anzi che qualcuno lo faccia apposta a esasperarci per spingerci a inneggiare a un nuovo duce, salvatore della patria.

Ma io non sono fascista e non lo voglio diventare, perché qualunque “uomo forte” porta sempre con sè un brutto rovescio della medaglia. Eppure vedo che l’Italia sta naufragando in quella direzione.

Chi potrebbe fermare questo naufragio non lo fa, lascia che la situazione peggiori di giorno in giorno, lascia che la gente si arrabbi e si esasperi sempre di più.

Ma perché? Chi ha interessa a portarci verso una nuova dittatura?