Denuncia del sindacato autonomo di Polizia, che attraverso la segreteria provinciale di Milano lamenta una situazione divenuta insostenibile: boom di passaporti e situazione totalmente caotica nei commissariati milanesi, negli ultimi mesi.
Boom di passaporti, la denuncia del sindaco di Polizia: “Siamo al caos”
La denuncia del sindacato autonomo di Polizia metta a fuoco il boom di richieste di passaporti, in questo 2023, per una situazione sfuggita di mano e che generato un caos su cui ora la segreteria provinciale di Milano decide di fare luce. “Per noi è doveroso per noi segnalare quel che sta accadendo nei nostri commissariati negli ultimi mesi”, spiegano proprio i rappresentanti sindacali di Polizia: “Lunghe file dinnanzi all’ufficio di Piazza Cordusio, piattaforme online sovraccaricate, lente e senza possibilità alcuna di prenotazione. Inizialmente si è parlato di uno stato di emergenza perlopiù legato alle festività, o al periodo estivo, trasformatosi però oggi in quotidianità”.
I problemi denunciati dal sindacato di Polizia
Ma che, nei fatti, non è andato risolvendosi. Anzi. Da qui la presa di posizione del sindacato di Polizia. “Nel rintracciare le cause che hanno portato a tutto ciò sicuramente si imputa in primis al Covid, poiché in seguito alla riapertura delle frontiere si è avuto un aumento delle richieste di passaporti. Oppure semplicemente perché, post pandemia, è stato necessario rinnovare i passaporti scaduti non rinnovati allora. Ma ancora, aggiungiamo alle cause la Brexit: ad oggi il numero di richieste di passaporti per il regno unito, soprattutto per i voli a basso costo presenti, è molto elevato.
A tutto ciò si aggiunge ad aggravare la situazione l’aspetto burocratico e procedurale per il rilascio del passaporto, che sul mipg risulta essere sempre più macchinoso, poiché l’operatore dopo aver acquisito la pratica deve scansionarla…così che la procedura di valutazione diviene molto più lunga”.
Caos passaporti, l’appello: “Soluzioni per chi lavora. E per i cittadini”
Il sindacato di Polizia prosegue: “E per finire, i macchinari, anch’essi sovraccarichi di lavoro e soggetti a continui lavoro di manutenzione, quanto i nostri sistemi operativi. Quanto e soprattutto i nostri colleghi che ogni giorno con impegno cercano di smaltire, oltre agli appuntamenti da agenda, anche tutte le altre centinaia richieste di urgenze (non solo per motivi di salute, di lavoro o di studio ma anche e soprattutto per motivi di turismo) che giungono. Questa è la realtà degli uffici passaporti oggi“, annota amaramente il sindacato autonomo di Polizia, “e questo è il nostro invito a voler trovare delle soluzioni che agevolino sia chi lavora, sia i cittadini. Dando la possibilità di smistare e poter stampare i passaporti anche in altri uffici in modo da snellire l’ufficio centrale e riuscire a ridurre i tempi d’attesa, ormai diventati insostenibili”.
Redazione web
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