Un'”eredità” del Covid da non sottovalutare: per le imprese nel Nord ovest si sta registrando una crisi paragonabile a quella del 2008, soprattutto nel settore manifatturiero.
Genio & Impresa, il magazine di Assolombarda, ha diffuso i più recenti dati relativi all’andamento delle imprese lombarde nel primo trimestre 2020.
Un trimestre nero per le aziende lombarde costrette a far fronte alle dure conseguenze della pandemia: nella Regione il numero di aziende attive diminuisce dello 0,4%, il doppio rispetto al 2019 quando il calo era stato dello 0,2%.
A rivelarlo è il Booklet Economia del Centro Studi Assolombarda, i cui punti salienti sono stati pubblicati su “Genio & Impresa” (genioeimpresa.it), il magazine dell’associazione delle imprese del territorio di Milano, Lodi, Monza e Brianza.
Lockdown, effetti devastanti sulle imprese in Lombardia
I dati dello studio certificano gli effetti devastanti del lockdown che negli ultimi mesi ha bloccato l’economia della Regione, mettendo a rischio la sopravvivenza e i posti di lavoro di centinaia di imprese lombarde e mostrano come a pagare il prezzo più alto sia il comparto manifatturiero.
Il numero di imprese attive in questo settore segna, infatti, una contrazione dell’1,7% nei primi tre mesi dell’anno.
Si tratta della diminuzione più importante fra le regioni benchmark a maggiore industrializzazione, ma nemmeno i numeri provenienti dagli altri territori del Nord Italia sembrano essere confortanti: in Emilia Romagna la contrazione è stata del -1,6%, in Piemonte del -1,5%, mentre in Veneto del -1,2%.
I dati preoccupanti però purtroppo non finiscono qui.
Guardando al confronto diretto con lo stesso mese del 2019, il Centro Studi Assolombarda stima per aprile una caduta di almeno il 45% dell’attività produttiva in Lombardia.
Crollo del PIL a livello nazionale
Anche a livello nazionale gli indicatori economici non sono positivi e, in linea con quelli lombardi, sembrano puntare verso una crisi senza precedenti: il PIL crolla verticalmente (-4,7% nel primo trimestre 2020) e scendono in maniera consistente anche la produzione industriale (-29,3%) e l’export (-13,5%).
A registrare una significativa battuta d’arresto è anche il clima di fiducia del manifatturiero che nel Nord Ovest del Bel Paese scende al -20%, raggiungendo livelli simili a quelli della devastante crisi economica iniziata nel 2008.
Il sentimento negativo non si limita all’Italia, ma si allarga anche a Spagna, Francia e Germania dove il valore tocca addirittura quota -35%.
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