Alla vigilia della finale di Champions league in programma questa sera a Parigi, tra Real Madrid e Liverpool, la Guardia di Finanza rende nota l’operazione conclusa qualche giorno fa per il sequestro di canali web per la diffusione di segnale tv pirata.
Il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza ha condotto una nuova indagine per il contrasto del fenomeno della pirateria audiovisiva.
In particolare nel mirino è finita la Iptv, Internet Protocol Television, realizzata attraverso la trasmissione non autorizzata di contenuti protetti su rete internet.
Operazione della Finanza per l’ultima di Seria e la finale di Conference league
L’operazione si è svolta tra l’ultima giornata di campionato di serie A e la finale di Conference League.
Nei giorni precedenti gli specialisti informatici delle Fiamme Gialle hanno registrato centinaia di nuovi servizi e di risorse dedite alla vendita di attività di Iptv mediante streaming illegali.
Numerosi canali Telegram -tra cui alcuni con oltre 20.000 iscritti- ne pubblicizzavano i vantaggi e la convenienza offrendo in un unico abbonamento chiamato ‘Applicazione Ufficiale’, ad un prezzo irrisorio, qualsiasi canale Tv e pay Tv visibile in simultanea da qualunque dispositivo (telefono, tablet, televisore, computer).
Inoltre veniva offerta la possibilità di una prova gratuita della durata di un’ora, assicurando la garanzia di anonimato a vantaggio dei fruitori.
Alla vigilia della finale di Champions League sequestrati 40 canali Telegram
Contestualmente al sequestro delle oltre 500 risorse web e dei relativi 40 canali Telegram, è stato, infatti, implementato un vero e proprio sistema di tracciamento che ha consentito di individuare i fruitori dei flussi pirata.
Finale di Champions league in tv canali pirata sequestrati
Chiunque ha provato a di collegarsi ai servizi pirata è stato immediatamente reindirizzato su un apposito pannello informativo che avvertiva che il sito tramite il quale si stava visionando il programma era sottoposto a sequestro ed i dati di connessione tracciati.
Le conseguenti analisi svolte dagli investigatori hanno, allo stato, consentito di appurare l’esistenza di un nuovo sistema di gestione dei flussi informatici, denominato “Stream Creed”, che risulterebbe derivare dal codice sorgente della già nota “Xtream Code”, piattaforma pirata mondiale smantellata dal medesimo Nucleo Speciale nel 2019.
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