Nessun aumento delle tasse, possibilità di rimodulare gli investimenti nel triennio in base alle necessità dovute all’incremento delle materie prime. Queste le linee guida che hanno ispirato la manovra di bilancio 2023-25 approvata in Consiglio regionale.
Regione Lombardia, nella manovra di bilancio, spende anche particolare attenzione alla pianificazione finanziaria, strutturata in modo da creare sinergie virtuose nell’utilizzo delle risorse autonome, statali e comunitarie con l’obiettivo di sostenere e realizzare pienamente le politiche e gli investimenti strategici regionali per il territorio lombardo. E, ancora, previsioni di spesa che garantiscono la copertura finanziaria delle priorità individuate nei documenti di programmazione e in stretta coerenza con la pianificazione degli acquisti.
Fontana e l’incertezza per la “straordinaria crescita dei costi energetici”
Il Bilancio 2023 della Regione prevede spese ed entrate che pareggiano a circa 26 miliardi. Il contributo della Lombardia alla finanza pubblica ammonta a 30,5 milioni, mentre viene stimata in 370 milioni nel biennio 2020-21 la perdita per minori entrate tributarie.
“Una manovra finanziaria 2023-2025 che – sottolinea il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – si inserisce in un contesto economico nazionale che mostra segnali di forte incertezza, conseguenti alla straordinaria crescita dei costi energetici e delle materie prime a livello mondiale. I maggiori costi correlati all’energia elettrica e al gas determinano un innalzamento consistente dei costi di funzionamento della macchina regionale e impongono una rideterminazione delle priorità correlate alle politiche di spesa regionali al fine di far fronte alle nuove criticità non precedentemente contemplate né prevedibili“.
Caparini, assessore al Bilancio di Regione: “Incremento investimenti per 3 miliardi”
“Questa Giunta – ha spiegato l’assessore regionale al Bilancio e Finanza, Davide Caparini – sin dal suo insediamento ha puntato sullo sviluppo socio-economico della Lombardia e per questo la parte degli investimenti è stata incrementata di oltre 3 miliardi di risorse. Qualche dato significativo: +1,5 miliardi per la programmazione comunitaria, 4,5 miliardi per le opere pubbliche, 1,5 miliardi per la Pedemontana comprese le opere compensative, 1,2 miliardi per la M5 fino a Monza, 2 miliardi per le opere delle Olimpiadi, 2 miliardi in più per le infrastrutture e la strumentazione in sanità, e 2 miliardi in più per il suo funzionamento“.
“Per il diritto allo studio universitario“, prosegue Caparini, “abbiamo erogato mezzo miliardo in questi cinque anni ed investito 400 milioni per le università, per non parlare del sociale, del sostegno alle lavoratrici e lavoratori rioccupati. Il tutto costando meno con i tagli ai costi della regione. Con zero aumento tasse“.
Manovra di bilancio, spending review di Regione Lombardia
Negli investimenti previsti nella manovra di Bilancio di Regione Lombardia, “Un elemento che ritengo importante evidenziare – ha detto ancora Caparini – è la diminuzione dei costi della macchina regionale: abbiamo fatto davvero la ‘spending review’ di cui tanto si sente parlare a livello nazionale, continuiamo ad attuarla e il cittadino lombardo paga ben oltre la metà della media nazionale“.
Regione Lombardia, il dettaglio degli investimenti
Alla sanità il bilancio regionale (investimenti e spesa corrente) destina 20 miliardi 859 milioni. Per quanto riguarda i Pronto soccorso, previste prestazioni aggiuntive dei medici, il ricorso a cooperative, la creazione di una centrale operativa (Centrale Medica Integrata) con il compito di contrastare il sovraffollamento delle strutture e, anche, la proroga dei contratti di reclutamento straordinario attivati per vaccinazioni e liste d’attesa.
Nuove risorse sono destinate a opere infrastrutturali e trasporti, fondo sanitario regionale (in seguito al riparto nazionale), tutela territorio e ambiente. Vengono stanziati 40 milioni all’anno per il quinquennio 2025-29 per il rinnovo del parco autobus. Queste risorse si integreranno con i fondi statali già stanziati (e che permetteranno un rinnovo di 2.200 autobus sugli oltre 5.800 in circolazione), prolungando negli anni gli interventi di ammodernamento garantendo nel tempo una riduzione dell’età media della flotta dagli attuali 10 anni a 7,6 anni.
Altri stanziamenti sono destinati alla manutenzione straordinaria del materiale rotabile ferroviario, al materiale rotabile tranviario e metropolitano, oltre agli impianti a fune e alla realizzazione di collegamenti ciclopedonali. Un primo iniziale stanziamento di 30.000 euro viene previsto per dare il via a un’azione a favore della sicurezza degli operatori ferroviari e dei viaggiatori.
Redazione web
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