Compie 100 anni il 16 novembre Luigi Anselmo, residente a Milano ma che per quarant’anni ha esercitato come medico di famiglia a Cormano, sino al 1992. E gli auguri gli sono arrivati in primis dall’Amministrazione comunale di Cormano e dal sindaco, Luigi Magistro. Luigi Anselmo, storico medico della città, le felicitazioni per il proprio secolo di vita le ha poi ricevute anche da tutti coloro che gli hanno voluto tributare parole di affetto, stima e riconoscenza.


I 100 anni del medico Luigi Anselmo: gli auguri degli ex pazienti
Il dottor Anselmo ha ricevuto con piacere e con spirito ancora brillante la telefonata di auguri da parte del sindaco di Cormano, Luigi Magistro, a nome di tutta l’Amministrazione comunale e della cittadinanza, che per quarant’anni ha servito generosamente nel suo ruolo di medico di base. Anche un piccolo diploma, a ricordo dell’importante traguardo raggiunto, sarà consegnato al dottor Anselmo nei prossimi giorni. “Congratulazioni al dottor Luigi Anselmo per questo importante e significativo traguardo e per il servizio generosamente prestato alla comunità cormanese nei suoi anni come medico sul nostro territorio“, è stata la nota della giunta di Cormano. Del resto, nel fare gli auguri al dottor Luigi Anselmo per i suoi 100 anni, l’Amministrazione comunale di Cormano non aveva fatto mistero dei tanti motivi che l’hanno portata a manifestare la vicinanza allo storico medico. Ringraziandolo “per la preziosa testimonianza di vita rappresentata dai nostri anziani, per la comunità e per il generoso servizio prestato per quarant’anni come medico a Cormano“.
Gli ex pazienti ricordano l’umanità di Luigi Anselmo
Gli auguri di conoscenti ed ex pazienti non sono tardati ad arrivare. Attraverso i mezzi più disparati, a cui ovviamente non ha fatto difetto il web: “Torni in ambulatorio con la dottoressa Angioni…un aiuto è molto gradito a tutti i suoi ex pazienti”, gli ha chiesto un ex paziente. Menzionando proprio la dottoressa che ha “ereditato” i pazienti da Anselmo, quando 30 anni fa andò in pensione. “Mi ricordo di lei dal 1957, quando di sera alle 22 è venuto in casa mia a visitare mia madre colpita da una paresi. Io avevo 10 anni e non ho mai dimenticato. Grazie di cuore”. “Un bravissimo dottore“, fa seguito un altro ex paziente. “Ci siamo conosciuti nel marzo del 1968, mi venne a visitare di domenica: non stavo bene, non lo dimenticherò mai“.
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