Si va da 500 fino a 2.500 euro per negozi, piccole e microimprese che sono state chiuse da uno a tre mesi durante il primo lockdown. Nelle prossime ore la giunta comunale di Paderno Dugnano ufficializzerà le fasce di ristoro. Il maxi piano prevede 620mila euro da destinare a fondo perduto a famiglie e imprese in difficoltà a causa del Covid.
La metà di questo fondo comunale sarà destinato alle imprese che potrebbero beneficiarne già nelle festività natalizie. Interessa bar, ristoranti, negozi di abbigliamento, attività produttive con dipendenti o a conduzione familiare.
“Abbiamo individuato tre fasce di ristoro in base al numero dei dipendenti e in relazione ai mesi di chiusura dell’attività”, ha detto l’assessore al commercio Paolo Mapelli durante il consiglio comunale che ha ottenuto voto favorevole sia dalla maggioranza che dall’opposizione.
La prima fascia arriva fino a 10 dipendenti, la seconda fino a 25 e la terza fino a 49. Il secondo parametro riguarda i mesi di chiusura da uno a tre per quanto riguarda il periodo tra marzo e maggio. Chi ha fino a 10 dipendenti ed è stato chiuso da uno a tre mesi potrà ricevere un contributo da 500 a 1.500 euro. Invece per chi ha fino a 25 dipendenti potrà ricevere 700 euro per un mese di chiusura, 1.200 per due e 1.900 per tre. Infine la terza fascia è riservata a chi ha fino a 49 dipendenti: chi è stato chiuso per un mese riceverà 900 euro, saranno 1.600 per chi ha tenuto le serrande abbassate due mesi e 2.500 euro per chi ha superato i 90 giorni. “La maggior parte delle imprese rientra nelle prime due fasce che hanno fino a 25 dipendenti per questo a loro saranno riservati 200mila euro dei 300mila totali”, ha aggiunto Mapelli.
Tra i dipendenti potranno rientrare anche i familiari per le microimprese, ma non i lavoratori occasionali o saltuari a partita iva. Questo dettaglio è stato uno degli ultimi a essere messe a punto prima della presentazione di venerdì. Potranno richiedere il ristoro comunale anche quelle attività che hanno potuto attivare le modalità d’asporto o della consegna a domicilio, ma il contributo per loro sarà rivisto in base alle settimane effettive di sospensione totale dell’attività. Non ci sarà una graduatoria, ma si accederà in base alla presentazione della domanda.
A questo contributo si aggiunge quello da 320mila euro per le famiglie in difficoltà. “Sarà un bando per il medio e lungo periodo. Da marzo a oggi sono 1.430 le famiglie che hanno fatto richiesta di un aiuto che si è concretizzato con un contributo medio di 300 euro”, ha detto Michela Scorta, assessore ai Servizi Sociali.
Entrambi i bandi verranno votati dalla giunta comunale nella giornata di lunedì. Per questo non si escludono possibili ritocchi a fasce e criteri di accesso. Già entro il primissimo fine settimana potrebbero essere rese pubbliche le modalità e i tempi per presentare le domande.
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