Ventuno infortuni dall’inizio dell’anno scolastico con una media di uno a settimana. Denti (permanenti) rotti, braccia fratturate accompagnate da richieste di risarcimento che raggiungono fino i 15mila euro. Così è arrivato il divieto che da inizio settimana ha messo in subbuglio la scuola elementare di Palazzolo a Paderno Dugnano. Con una circolare il dirigente scolastico della De Vecchi Fisogni ha vietato di correre in aule, corridoi e giardino perimetrale. Ed è subito scattata la protesta da parte di alcuni genitori che in segno di dissenso hanno ritirato i propri figli durante gli intervalli. Da settembre, venti studenti sono rimasti coinvolti in sinistri all’interno dell’edificio scolastico, la metà di loro ha subìto fratture (soprattutto ai denti) durante i momenti di ricreazione. Lunedì è avvenuto il ventunesimo caso da cui è arrivata la decisione che tanto fa discutere. “Una bambina correndo in cortile ha letteralmente travolto un’insegnante che è caduta riportando fratture e contusioni per 30 giorni – si legge nella circolare emessa lo scorso venerdì a firma della preside – E’ tassativamente vietato correre sia all’interno della scuola, sia in cortile o giardino”. E lunedì è stata la giornata dell’intervallo di riflessione, delle mail di protesta alla dirigente fino ai casi più eclatanti. Trentadue alunni sui 329 totali della scuola di via Manzoni non hanno pranzato in mensa dopo il provvedimento adottato e hanno trascorso la pausa a casa. Nel frattempo alla De Vecchi Fisogni l’intervallo è stato sospeso per svolgere attività di riflessione con gli insegnanti. “Ciò che mi sta a cuore è innanzitutto il benessere dei bambini, la loro incolumità fisica ma anche la maturazione complessiva di un adeguato senso di responsabilità che include la capacità di comprendere che a scuola ci si comporta in una certa maniera – spiega il dirigente scolastico, Simona Quilici – Siamo comunque disponibili a valutare le proposte costruttive delle famiglie rispettando le norme di sicurezza. Nella maggior parte delle classi i docenti hanno svolto un lavoro educativo e i bambini hanno perfettamente compreso il senso di ciò che è stato proposto”. Nel frattempo, il divieto rimane (momentaneamente) in vigore.
Simone Carcano
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