L’allenatore della Rivanazzese Under 15 di calcio femminile, Paolo Bottazzi, è stato squalificato per 9 mesi mentre la società calcistica ha avuto una multa di 250 euro in seguito al comportamento tenuto nei confronti dell’arbitro della gara Real Meda – Rivanazzese, una ragazza di 16 anni di Cesate (CLICCA QUI PER L’ARTICOLO).
È successo proprio sul fischio finale della gara, quando la palla calciata da una atleta della squadra di casa è finita in rete e l’arbitro della sezione Aia di Saronno, ha inizialmente convalidato il gol (decisivo per la vittoria del Real Meda), salvo poi correggersi, negli spogliatoi, scrivendo a referto il risultato finale di 1 a 1.
Lo stesso allenatore degli ospiti ha però smentito l’aggressione: “Il mio errore è stato metterle una mano sul braccio: avrei dovuto parlarle con le mani dietro la schiena, ma non ho insultato e aggredito quella ragazza”, ha raccontato Bottazzi al quotidiano Il Giorno.
Il comunicato ufficiale della FIGC
Qui un estratto del comunicato ufficiale del Comitato Regionale Lombardo della Figc:
“Il fatto su indicato, compiuto nei confronti della minore direttrice di gara, riveste senza dubbio il connotato di un comportamento aggressivo seppur di portata non propriamente violenta. Tuttavia tale fatto è posto in atto da persona maggiorenne che riveste nella circostanza la qualifica di tecnico, quindi di responsabile non solo della conduzione di natura tecnica della squadra (peraltro appartenente alla categoria Under 15 quindi formata da calciatrici minorenni) ma (come previsto dai compiti dei tecnici di cui all’art 19 del Regolamento del settore tecnico della conduzione e formazione morale e sociale delle persone (calciatrici) a lui affidate.
Per tal motivo – prosegue il comunicato – il tecnico deve, con specchiato esempio, insegnare non solo comportamenti tecnici e le regoleù del giuoco ma soprattutto deve tramettere e far comprendere l’importanza del rispetto dell’autorità costituita, delle norme e dei principi di Fair Play, di lealtà, correttezza e probità, principi fondamentali di comportamento che tutti i tesserati debbono osservare in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva. Riscontrato che nel caso in questione sono state disattese tutte le disposizioni su indicate -continua il comunicato – la sanzione non può che essere esemplare”.
La squalifica e l’ammenda
Di qui la squalifica per il tecnico fino al 18 novembre 2020, oltre all’ammenda di 250 euro alla società, oltre che per l’allenatore anche “perché proprio sostenitore a fine gara minacciava pesantemente l’arbitro e si recava indebitamente all’interno della zona spogliatoi venendo poi allontanato”.
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