I deputati della Lega, Fabrizio Cecchetti e Fabio Massimo Boniardi hanno presentato una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno sulla presenza di uno straniero agli arresti domiciliari ad Arese accusato di favorire l’immigrazione clandestina, attraverso una rete a sostegno di gruppi jihadisti.

Finanziamenti al gruppo sospettato del rapimento di Silvia Romano
“Ricordiamo che, secondo quanto emerso dall’inchiesta giornalistica di ‘Fuori dal coro’, il soggetto agli arresti domiciliari ad Arese e ad altri componenti della rete, anch’essi arrestati, avrebbero raccolto e inviato in Somalia soldi destinati a comprare armi e munizioni per gruppi terroristici tra i quali Al-Shabaabla: la stessa organizzazione ritenuta responsabile del rapimento di Silvia Romano. Solo grazie all’impegno delle forze dell’ordine si è potuto giungere all’individuazione e all’arresto dei componenti della cellula che operava nella provincia di Milano”.
Nell’interrogazione parlamentare si parte dall’aver appreso dalla stampa che “la procura di Bologna ha chiesto il rinvio a giudizio di quattro cittadini stranieri, due somali di 23 e 30 anni e due etiopi di 23 anni, con l’accusa di “finanziamento di condotte con finalità di terrorismo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina“; in particolare, agli stessi sarebbe stato contestato di aver raccolto e inviato in Somalia soldi destinati a comprare armi e munizioni per i gruppi terroristici Onlf (Ogaden national lineration front) e Al-Shabaab, la stessa organizzazione ritenuta responsabile del rapimento di Silvia Romano, e gli stessi avrebbero inviato denaro agli jihadisti in concorso con altri soggetti “non identificati”.
Sempre l’interrogazione fa riferimento alla trasmissione Fuori dal Coro, andata in onda sull’emittente Rete4 il 9 giugno scorso. In particolare si fa riferimento ad uno degli arrestati che si trova attualmente agli arresti domiciliari ad Arese, ospite di una famiglia. “Dopo averne appreso la notizia dal servizio andato in onda, ciò ha destato notevole e legittima preoccupazione tra la cittadinanza” -scrivono Boniardi e Cecchetti nell’interrogazione al ministro per chiedergli “quali iniziative intenda promuovere o abbia eventualmente già assunto al fine di garantire adeguate misure di sicurezza riguardo agli arresti domiciliari di uno degli arrestati, stante il concorso con altri soggetti non ancora identificati, e a favore dei cittadini di Arese legittimamente preoccupati”.
Arese, domani su Il Notiziario, nostra inchiesta ed intervista esclusiva
Ma non tutto quadra: ci siamo occupati della vicenda con un ampio servizio che sarà sull’edizione del Notiziario in edicola da domani, da cui è emerso che la persona ospitata ad Arese non avrebbe capi d’imputazione collegati al gruppo terroristico, ma di favoreggiamento all’immigrazione clandestina e sono emersi aspetti contraddittori. Ci sarà anche un’intervista alla persona che lo sta ospitando.
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