Bollate, Novate e Baranzate: anziani senza medico: un disastro

Anziani senza medico a Bollate, Novate e Baranzate, un vero disastro. 
Sono ben settemila i cittadini di Bollate, Novate e Baranzate che sono rimasti senza più un medico di famiglia, un numero spaventoso, che nella zona non ha paragoni. Ed è un dramma. Un dramma che forse non viene compreso da chi dovrebbe intervenire in modo efficace per cercare di tamponare questa situazione. Chi il medico di base ce l’ha non si rende conto di che cosa significhi non averlo, non capisce che si finisce in un vero e proprio incubo, che colpisce soprattutto gli anziani, ossia le persone più fragili: se si ha bisogno una ricetta o un’impegnativa per una visita o anche semplicemente per fare gli esami del sangue, si sa che si deve soffrire per mezza giornata per riuscire ad avere l’agognato pezzo di carta, e non è detto che alla fine si riesca ad averlo.

Anziani senza medico, una testimonianza

Per farvi capire meglio l’incubo che vive chi è senza medico a Bollate, Novate e Baranzate, vi riportiamo la testimonianza di Maria Gabriella, un’anziana bollatese di 79 anni che soffre di serie patologie ed è rimasta senza medico. “

Giovedì scorso – ci racconta Maria Gabriella – sono andata all’ospedale di Bollate (dove ha sede l’Ambulatorio Medico Temporaneo (Amt) a cui devono rivolgersi i 7mila rimasti senza medico, quando hanno qualsiasi necessità. Ndr) perché avevo bisogno le medicine e dunque dovevo farmi fare le ricette: sono malata di cuore e ho problemi oncologici, ma sono dovuta rimanere tre ore e mezza in attesa per poter avere le ricette, dalle 13,45 alle 17,15. Era pieno di gente, quando siamo entrati con mio marito ci saranno state 40 persone prima di noi se non di più (e il servizio non era ancora cominciato, perché comincia alle 14. Ndr).

Abbiamo atteso per ore, non c’era neppure la possibilità di prendere il numerino, per cui si doveva rimanere tutti lì, facendo attenzione a chi era prima di noi per sapere quando arrivava i l nostro turno. Ad un certo punto è uscita una dot t o – ressa a dire a chi era arrivato dopo che doveva andare via perché non ce l’avrebbe fatta a fare tutti. C’era gente che era lì da due ore e ha dovuto andarsene! Mi hanno detto che qualche giorno prima si sono addirittura picchiati e sono dovuti arrivare i carabinieri. Ma è accettabile tutto questo? E’ una tragedia! C’erano solo due dottoresse, una finiva alle 17, l’altra alle 19,30, ma non ce la faceva a fare tutti! Il cardiologo mi dice: lei non può stare senza il medico di base! Ma come posso fare? E’ davvero una tragedia!”.

Ha ragione la signora Maria Gabriella. La Asst Rhodense dichiara pubblicamente di avere i soldi per pagare i medici di base che mancano sul territorio (ma non si trovano), però non ha i soldi per ampliare l’orario dell’Ambulatorio Medico Temporaneo? Perchè non si interviene per evitare che chi è senza medico subisca questo “supplizio”? Abbiamo rivolto la domanda direttamente alla Direzione dell’Asst, che – va detto – non si nega mai quando si chiedono chiarimenti.

Ampliare orari degli ambulatori medici temporanei, la risposta della direzione dell’Asst 

Secondo l’Asst l’orario di servizio dei medici all’Amt dell’ospedale è sufficiente: “Gli orari dell’Ambulatorio Medico Temporaneo – ci spiegano – sono calcolati sulla base del numero degli assistiti che risultano senza Mmg rispettando i parametri consentiti (un’ora ogni 100 assistiti a settimana). Ad oggi la situazione è la seguente: nel distretto Garbagnatese risultano numero 6.848 cittadini senza Mmg (dati aggiornati a fine giugno) e di conseguenza il numero delle ore settimanali dell’ambulatorio ammonta a 69 ore/sett. Informo inoltre che, al fine di ottimizzare la funzionalità dell’Amt, stiamo pianificando l’acquisto di un software che consentirà la prescrizione dematerializzata dei farmaci ad uso cronico continuativo”.

Insomma, un programma che in automatico fa le ricette ai malati cronici. E’ un passo in avanti.