Protesta degli animalisti a Rovellasca per la salvaguardia dei cinghiali. Striscione e manifesti a nella sede Atc, l’Ambito territoriale di caccia, da parte dei militanti del movimento Centopercentoanimalisti, per dire “Giù le mani dai cinghiali”. Nella serata di mercoledì 2 novembre gli animalisti hanno affisso striscione e manifesti proprio al di fuori della sede Atc in piazza Risorgimento a Rovellasca.
Striscioni e manifesti degli animalisti a Rovellasca
La presa di posizione dei militanti del movimento degli animalisti è netta ed è culminata nell’affissione a Rovellasca, fuori dalla sede Atc, di manifesti e striscione per dire no alla caccia ai cinghiali. Accompagnando la protesta con parole dure: “Con grande soddisfazione dei responsabili dell’Atc e dei cacciatori, è partita la mattanza dei Cinghiali nel territorio di Olgiate, in provincia di Como. In realtà le uccisioni non si sono mai fermate, ma ora prevedono di ammazzare 250 Cinghiali entro gennaio, con la partecipazione di 54 killer autorizzati. La strage è già iniziata: ancora una volta l’ottusità e l’insensibilità dei politici si abbina alla voglia di uccidere dei cacciatori, con l’unica soluzione che sanno dare al ‘problema’ degli animali liberi: il biocidio. Cinghiali che, ricordiamo, sono stati portati in zona dai cacciatori stessi, che quindi sono gli unici responsabili degli eventuali danni”.

Animalisti contro politici e cacciatori: protesta a Rovellasca
La denuncia dei militanti del movimento degli animalisti punta il dito non solo sulla necessità di salvaguardare il rapporto tra uomini e natura, ma imputa ai poteri decisionali quella che – secondo gli autori della protesta – è una miopia politica: “Si conferma così l’incapacità e la mancanza di volontà di trovare una forma di convivenza tra gli umani e la natura. E si conferma la volontà dei politici di ricambiare il favore per il voto ricevuto da questi figuri, armati e molto spesso avvinazzati”.
Redazione web
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