È ancora polemica in Regione per la decisione del Governo di porre la Lombardia tra le regioni in zona rossa. Nelle ultime ore è tornato ad esprimersi il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, che nei giorni scorsi aveva fatto sapere il suo disappunto nei confronti di un provvedimento giudicato “ingiusto”, perché “il solo dato dell’Rt non è sufficiente per dichiarare una regione in zona rossa“.
È per questo motivo che Regione Lombardia ha optato per il ricorso al Tar del Lazio, presentato questa mattina, lunedì 18 gennaio. “Sono convinto – ha scritto il Presidente Fontana – che la zona arancione, con una particolare attenzione sulle scuole, avrebbe garantito la sicurezza. Il Governo deve rivedere gli incongrui parametri che regolano le aperture, le chiusure e in sostanza la vita dei cittadini. Ora facciamo ricorso. Puntiamo a sederci a un tavolo tecnico della modifica dei parametri. Tavolo di confronto che il Governo ha più volte promesso, ma mai aperto, anzi, ha stretto le soglie sugli stessi parametri e portato la Lombardia in zona rossa“.
A sostegno della decisione del Presidente Fontana c’è la nuova Vicepresidente e Assessore del Welfare Letizia Moratti, che ha invitato il Ministro della Salute Roberto Speranza a sospendere la zona rossa per 48 ore, in attesa dei dati aggiornati di martedì. “La revisione sollecitata per martedì sulla base di questi dati – spiega l’Assessore Moratti – potrà essere molto più puntuale e oggettiva e dimostrare il minor grado di rischio di Regione Lombardia. Si tratta di una sospensiva di 48 ore che sono certa troverà poi una conferma definitiva per l’intera Regione a seguito del ricalcolo aggiornato degli indici che alla data del 16 gennaio a Regione Lombardia risulterebbe di 1,01 in decremento dall’1,17 di domenica 10 gennaio“.
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