La lotta alla mafia passa delle scuole e a Novate e Saronno il magistrato Nicola Gratteri ha incontrato proprio gli studenti. “La cosa che dovete fare è studiare, per capire il mondo degli adulti perché un giorno il vostro pensiero possa essere d’aiuto”, ha ammonito il magistrato e procuratore della Repubblica Nicola Gratteri. Che si è così rivolto ai numerosi studenti delle scuole novatesi e dell’Istituto Orsoline di Saronno che giovedì mattina hanno partecipato alla cerimonia per l’Ulivo della Legalità. Piantato al parco del Polì a Novate Milanese in onore di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutte le vittime di mafia.
Lotta alla mafia, Gratteri agli studenti: “Ingordigia degli imprenditori”
A Novate, Gratteri ha poi evidenziato come “per ingordigia gli imprenditori lombardi non abbiano chiuso le porte alle mafie”, incoraggiando tutti a fare la propria parte per non essere conniventi. In apertura della cerimonia il sindaco Daniela Maldini, a nome dei tanti rappresentanti dell’Amministrazione presenti, ha ringraziato chi ha fortemente voluto l’iniziativa, a partire da Rita Ramponi, consigliere comunale e presidente della Commissione Consiliare Antimafia di Novate, e Silvia Gissi, presidente dell’associazione Peppino Impastato e Adriana Castelli di Milano. Questa la cornice in cui si è svolto l’incontro tra Gratteri e gli studenti di Novate e Saronno, in un appuntamento per contrastare la mafia.
L’ulivo simbolo e il filo diretto tra Novate e Palermo
Rita Ramponi nel suo intervento si è definita “commossa ed emozionata ma anche tanto orgogliosa, per aver contribuito alla realizzazione di un momento importante per la comunità”, mentre Silvia Gissi ha evidenziato come “oggi più che mai con il nostro impegno antimafia pensiamo alle generazioni future”, con l’ulivo che ricordando tutte le vittime delle mafie crea anche un filo diretto tra Palermo e Novate.
Gli studenti di Novate e Saronno con Gratteri
Luigi Piccirillo, consigliere Regione Lombardia che ha donato l’ulivo, ha speso parole forti in favore della figura del magistrato che “va sostenuto a prescindere, perché figura apicale che rappresenta tutto il popolo italiano, sostegno alla persona per il lavoro che fa”. Gratteri si è poi fermato per rispondere alle domande dei ragazzi insieme al professor Antonio Nicaso, profondo conoscitore del fenomeno della ‘ndrangheta, autore con il magistrato del libro “La Costituzione attraverso le donne e gli uomini che l’hanno fatta”.
Marco Novati
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