Sparito il crocefisso dal Pilastrello di Paderno Dugnano. Chi l’ha portato via dall’esterno della chiesetta del Villaggio Ambrosiano?
Sparito il crocefisso dal Pilastrello di Paderno
Si tratta di un furto o di un dispetto di pessimo gusto? Sono gli interrogativi in sospeso dallo scorso fine settimana, da quando i volontari della chiesetta hanno notato l’assenza del simbolo sacro che era stato posizionato proprio sulla facciata. “Fino a giovedì pomeriggio tutto era al suo posto: ci siamo ritrovati per posizionare un presepe sull’altare e sistemare alcuni tessuti delle balaustre”, spiega Luciano Bissoli, presidente della Compagnia del Pilastrello. Da più di una decina d’anni si prende cura della chiesetta insieme ai volontari. Un’attività che si è interrotta in parte solo con la pandemia.
Fu restaurato nel 2020 durante la pandemia
“Nel 2020 abbiamo posizionato sulla facciata un crocefisso per chiedere la protezione dal Covid: probabilmente da giovedì sera, qualcuno lo ha portato via”, spiega Bissoli. Al di là del valore simbolico, la croce non ha valore: si tratta di un riproduzione in alluminio. Possibile che qualcuno si è avvicinato alla chiesetta approfittando del buio. Nonostante si affacci sulla Statale dei Giovi, l’ingresso al Pilastrello è defilato e nascosto da alcune siepi. “Una fedele ci ha segnalato di aver visto la croce staccata e adagiata a terra”, racconta Bissoli. “Abbiamo verificato nell’area verde attorno alla chiesetta, ma non è stato buttato nel parchetto o nel canaletto. Non sappiamo quindi dove sia finito e temiamo sia stato danneggiato”.
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Furto del crocefisso o bravata?
Non si esclude che sia il risultato di una bravata, ai volontari della Compagnia non è restato altro che segnalare quanto accaduto alle istituzioni. Ora si spera che il passaparola possa alzare l’attenzione e magari contribuire a ritrovare il crocefisso. “Ci siamo attivati per realizzare un’altra riproduzione. La versione originale del Crocefisso, ora custodito nella parrocchia di Santa Maria Nascente, era già stato oggetto di una grave offesa nel 1897. Ora siamo di fronte a un ripetuto affronto senza senso”.
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