Rifiuti pericolosi, resta chiuso il Parco degli Apini ad Arese

Nel Parco degli Alpini di via Dei Platani ad Arese (chiuso dal 10 ottobre),una ditta specializzata era infatti intervenuta con degli scavi attorno alla metà di ottobre, alla presenza dell’ufficio tecnico comunale, di una esperta ambientale e di un geologo, per approfondire l’origine del materiale sospetto rinvenuto ad agosto. La ditta incaricata ha proceduto nella verifica scavando in diverse aree del parco e il materiale rinvenuto in alcuni punti è stato valutato correlato al materiale sversato negli anni ’80 nella cava.

L’ordinanza di chiusura e la tutela di salute pubblica

Da qui il confinamento del parco e gli approfondimenti dei tecnici, con l’ordinanza di chiusura dell’area verde per la massima tutela dell’igiene e della salute pubblica e al fine di consentire l’esecuzione di ulteriori verifiche in campo e eventuali lavorazioni. Subito dopo la chiusura del Parco degli Alpini erano stati avviati i contatti con tutte le autorità competenti, Arpa e Città Metropolitana di Milano, con la richiesta di un tavolo tecnico per gestire al meglio la vicenda e definire i successivi interventi. Il tema della verifica delle condizioni di salubrità del territorio, tuttavia, non è una tematica che ancora le proprie cause solo a quanto avvenuto nel passato. Come è avvenuto in questo caso. Lo dimostra anche il deposito di materiali inerti al confine con Garbagnate, di cui residenti e utenti della ciclabile parallela al canale Villoresi hanno denunciato di recente la presenza. 

Redazione web

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