Si chiama Jessica Di Ciommo e ha 28 anni. Si trova in stato vegetativo da quando è stata colpita da aneurisma e ha bisogno di cure specialistiche all’estero: per questo la sua famiglia di Uboldo, molto conosciuta anche a Gerenzano, ha lanciato una gara di solidarietà che ha già fruttato 14mila 600 euro in due settimane.
Jessica è stata ricoverata all’ospedale Niguarda, dove ha subito tre interventi uscendo dal coma. E’ stata poi sottoposta a una prima riabilitazione alla Fondazione Don Gnocchi di Milano, mentre adesso si trova all’Istituto Quarenghi di San Pellegrino Terme. “Io vivo giorno per giorno l’evolversi della situazione, all’interno della sua stanza – spiega la madre Gabriella Demurtas – Sto con lei nei giorni e nelle notti che affronta, purtroppo non muovendosi ma ascoltandomi”. La mamma la descrive come “una guerriera, una combattente nata. Una ragazza dolce ma determinata, molto indipendente e sempre pronta a difendere i più deboli, altruista e coraggiosa. Ma questa battaglia è troppo difficile anche per lei: per questo abbiamo bisogno di aiuto”.
Per pagare le terapie, nella speranza che servano a farle riprendere del tutto coscienza, è stata lanciata una gara di solidarietà: l’obiettivo è trasferire la ragazza in una clinica specializzata di Innsbruck. Il traguardo che si vuol raggiungere è di 150mila euro, così da sostenere tutte le spese di ricovero. Fra l’altro sta per scadere la copertura delle spese del Servizio sanitario nazionale: durava sei mesi ed è stata rinnovata eccezionalmente per altri sei.
I contributi possono essere donati sulla piattaforma gofund.me all’indirizzo https://gofund.me/564d2415
Jessica era molto conosciuta: aveva un negozio di accessori e poi aveva fatto la barista. Il fratello fa il parrucchiere a Uboldo e la famiglia è nota anche a Gerenzano. Dalla zona sono arrivati molti contributi, che fanno ben sperare nel raggiungimento della cifra necessaria: “Ringrazio tutti coloro che hanno già accolto il nostro appello – rimarca la madre – Sono ottimista, certa che riusciremo a raggiungere il traguardo”.
La vicenda di Jessica è molto simile a quella di Michaela, giovane di Limbiate colpita dallo stesso improvviso malore e che ha da poco raggiunto la clinica in Austria, grazie alla raccolta fondi.
Stefano Di Maria
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