Vaccino per il vaiolo delle scimmie in Lombardia: prenotazioni, sito e contagiati

Le prenotazioni per il vaccino anti vaiolo delle scimmie in Lombardia? Riprenderanno da giovedì 1 settembre, lo annuncia la Direzione generale Welfare regionale. Dal 10 agosto risultano vaccinate 1.531 persone.

Vaccino anti vaiolo delle scimmie in Lombardia: in arrivo 3mila dosi

Saranno 2.840 le dosi fornite dal ministero della Salute alla Lombardia. Queste si aggiungono alle prime 2.000 arrivate nella prima settimana di agosto, con prenotazione aperta da giorno 10.

Chi dovrà fare il vaccino?

L’offerta è indirizzata a uomini e persone transgender, residenti o domiciliati in Lombardia, che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) e che hanno avuto comportamenti sessuali a rischio. 

Il sito per prenotare il vaccino anti vaiolo in Lombardia

Da giovedì mattina 1 settembre sarà possibile prenotare il vaccino anti vaiolo delle scimmie in Lombardia. Lo si potrà fare tramite registrazione online sul portale ufficiale a questo link. Saranno necessari codice fiscale e tessera sanitaria regionale.

Dove si somministra il vaccino anti vaiolo?

I vaccini verranno somministrati nei centri Vaccinali identificati dalle Ats in ogni provincia. A questi, si aggiungono i Centri per la prevenzione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse. Prima della vaccinazione un medico effettuerà l’anamnesi per verificare la presenza di controindicazioni e la rispondenza a requisiti definiti dal Ministero della Salute, in base alle dichiarazioni del soggetto.

In Lombardia ci sono 328 positivi 

Al 24 agosto i casi di vaiolo delle scimmie sono 328 dall’inizio dell’epidemia in Lombardia. Di questi 232 (71%) hanno residenza in provincia di Milano, 22 (7%) nell’area di competenza dell’Ats Insubria e Ats Brianza, 18 (5%) in Ats Bergamo e i restanti nelle altre Ats.
Le persone più colpite hanno età tra i 30 e i 39 anni (152 casi, 46%), 40-49 anni (91, 28%), 20-29 anni (50, 15%). Per questo, il criterio di ripartizione dei vaccini sul territorio regionale segue l’andamento dell’epidemia con il 71% dei casi di residenti nell’Ats Milano.