I ladri di rame sono tornati al cimitero di Origgio per fare razzia delle coperture di due cappelle di famiglia. Un “bottino” da 200 chili almeno, che frutterà migliaia di euro quando il materiale sarà venduto sul mercato nero per fonderlo.
Ignoti sono penetrati nella struttura dal lato sinistro, quello dove si stanno costruendo i nuovi loculi. Proprio i ponteggi del cantiere devono avere agevolato parecchio i malviventi, che li hanno utilizzati per raggiungere la sommità delle cappelle e per trasferire oltre la cinta le lastre di rame caricate su qualche automezzo appostato fuori. Il loro è stato un lavoro certosino, da veri professionisti, perché hanno smontato le coperture in modo metodico, utilizzando strumenti adatti per estrarle dai listelli di legno dov'erano avvitate; visto che c'erano, hanno rubato anche grondaie e pluviali. I bersagli sono stati accuratamente scelti: le due tombe di famiglia, molto vicine, sono le più grandi del camposanto, dunque quelle che avevano più rame.
Ai familiari dei defunti non è rimasto che coprire il tetto col cellophane, in attesa di sistemarlo.
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