Il comitato Prospettive Ex-Novartis chiede alle amministrazioni di Origgio, Caronno Pertusella, Uboldo e Saronno l’istituzione di un tavolo di lavoro “che abbia lo scopo di affrontare in modo unitario e collegiale la grande sfida viabilistica e ambientale che abbiamo davanti, e che sia capace di elaborare strategie sovracomunali più efficaci”, per il futuro dell’area stessa.
Le proposte per il futuro dell’ex Novartis di Origgio
Sul nuovo progetto, che prevede l’insediamento di un centro logistico nell’ex Novartis di Origgio, arrivano le proposte che il tavolo dovrebbe affrontare per gestire il futuro: promuovere un miglioramento sostanziale dell’ambiente e della viabilità nella zona tra Saronno, Caronno Pertusella, Origgio e Uboldo; assicurare che le imprese subentranti nell’insediamento ex-Novartis operino secondo un’elevata responsabilità sociale, etica e ambientale; elaborare una serie di iniziative “compensative” da sottoporre alla nuova proprietà dell’area, volte a mitigare gli effetti negativi dei nuovi insediamenti; elaborare e realizzare una viabilità alternativa in un’area già congestionata dal traffico a motore e destinata a peggiorare con gli interventi in questione; promuovere l’estensione del vincolo dei Plis Lura e Mughetti sulle aree adiacenti e tutelare il patrimonio arboreo all’interno dell’insediamento.
Origgio, il futuro viabilistico della Provinciale 233 (ormai al collasso)
Dopo il Consiglio comunale aperto, convocato il 27 febbraio scorso sul tema del futuro dell’area ex-Novartis, ci sono state prese di posizioni politiche e polemiche, ma ciò che preme al comitato è cogliere la positività della serata in cui tutti hanno avuto modo di dire la loro: a partire dalla partecipazione del pubblico, che da tempo non si vedeva così numeroso a un Consiglio comunale, “segno evidente dell’interesse che suscita questo argomento”. Poi la partecipazione di tutti e tre i sindaci dei comuni limitrofi, “che hanno dimostrato nei loro interventi di avere a cuore il futuro viabilistico e ambientale della Strada provinciale 233, ormai giunta al collasso”.
Il tavolo di lavoro e i progetti condivisi per il futuro dell’area ex Novartis
Dalle loro parole è anche emerso anche uno spirito di collaborazione, “una voglia di fare ‘fronte comune’ affinché il successo di un’iniziativa privata, pur legittima, non abbia a trasformarsi in un danno per la collettività”. Il sindaco di Origgio Evasio Regnicoli, dal canto suo, ha dichiarato di avere già incontrato sia l’amministratore delegato di Novartis sia la nuova proprietà (Akno) e di avere sollecitato nel 2021 l’amministrazione di Saronno e il suo Ufficio Tecnico per un coordinamento delle soluzioni viabilistiche nell’area interessata. Il collega di Saronno, Augusto Airoldi, ha annunciato l’imminente consegna di uno studio sul traffico commissionato a una società viabilistica specializzata, per poter attuare interventi mirati ed efficaci.
Il sindaco di Caronno Marco Giudici ha ricordato come l’agenda 2030 obblighi gli amministratori del territorio ad affrontare le questioni di sostenibilità ambientale agendo sul controllo progettuale, sul dove e sul come si costruisce e sulla viabilità, aprendo necessariamente aree di contrattazione col privato. Il tavolo di lavoro proposto sarebbe “un collettore comune di idee, iniziative e progetti da attuare sul territorio. Dovrebbe avere anche una finalità divulgativa e informare periodicamente la cittadinanza dei comuni interessati su quanto si va elaborando e progettando al suo interno, dimostrando così di avere una visione più attenta ai nuovi problemi ambientali, viabilistici e climatici”.
Redazione web
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