Sale la tensione in vista dell’European outdoor show in programma a Fiera Verona per il fine settimana dall’11 al 13 febbraio: una situazione che affonda le radici nelle difficoltà registrate in occasione dell’edizione precedente, quando tra animalisti e cacciatori si erano verificati alcuni scontri, che avevano portato alcuni feriti a ricorrere a cure ospedaliere per danni a costole e milza.
Striscioni affissi a Origgio contro la Fiera di Verona
In vista dell’appuntamento in programma alla Fiera di Verona, i toni sembrano essere già tornati alti e tra cacciatori e animalisti i presupposti per un confronto agevole sembrano al momento non esserci. “Dato che alla fiera di Verona ci saranno numerosi cacciatori provenienti dalla provincia di Varese e Como (soggetti noti al nostro Movimento), i nostri militanti”, spiegano dal movimento Centopercentoanimalisti, “nella serata di martedì 31 gennaio, hanno pensato di dare un consiglio a questi “signori” affiggendo alcuni striscioni al Parco Pineta, al municipio di Binago (nel Comasco) e sui cancelli dell’ex Novartis di Origgio”.
Il movimento Centopercentoanimalisti spiega: “Sabato 11 febbraio dalle 14 alle 18 saremo in presidio all’entrata della Fiera di Verona, contro la caccia e i cacciatori. Alcuni politici (i soliti) hanno cercato di farci negare l’autorizzazione, ma la Questura ha dato il nulla osta. Pertanto, l’11 febbraio chi vuole lottare veramente per gli animali, venga con noi contro cacciatori e mercanti di morte. E’ stato però stabilito un punto di ritrovo, dal quale i partecipanti saranno portati con bus speciali all’ingresso della Fiera”.
Gli animalisti e il monito ai cacciatori: “Offendiamo, sì. E non porgiamo l’altra guancia”
La presa di posizione è netta e diversamente non potrebbe essere. Sia per un approccio alla manifestazione stessa che per quanto verificatosi durante l’edizione dello scorso anno della fiera. Proseguono gli animalisti: “Il fatto è che l’anno scorso, per la strada, si sono verificati alcuni screzi tra militanti animalisti e cacciatori. Sembra che tre cacciatori abbiano riportato qualche conseguenza finendo al pronto soccorso con 30 e 60 gg di prognosi (costola rotta e milza). In particolare, un cacciatore aveva offeso e spintonato una partecipante, ma sfortuna per lui, non si era accorto che era accompagnata da alcuni militanti”.
“Da anni, nelle nostre manifestazioni non andiamo leggeri con gli aguzzini di Animali, siano cacciatori, circensi, vivisettori o altro. Offendiamo, sì: abbiamo tutto il diritto di offendere chi sevizia o uccide le creature che amiamo. Se veniamo attaccati, non porgiamo l’altra guancia. Se veniamo provocati, reagiamo. La nostra non è la filosofia di chi recita preghiere o poesie, di chi cerca di convincere i cacciatori a diventare “buoni”. Quando si ammazzano tra loro, non piangiamo. Lo sanno bene le forze dell’ordine, che non ci tolgono gli occhi di dosso. E lo sanno gli aguzzini, che aspettano di essere abbastanza lontani prima di lanciare minacce e offese”.
Redazione web
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