di Stefano Di Maria
Si chiama WILDERNESS – FUORI CONTROLLO la nuova miniserie in sei episodi rilasciata da Amazon Prime Video. Un revenge thriller la cui vicenda devia dal tracciato classico, una donna tradita che medita vendetta, per seguire strade imprevedibili, ricche di sorprese e colpi di scena.
WILDERNESS – FUORI CONTROLLO – Una trama solo in apparenza banale
Liv e Will sembrano avere tutto. Un matrimonio solido come la roccia. Una nuova vita entusiasmante a New York. Finché Liv non viene a sapere del tradimento. Partono per il viaggio che ha sempre sognato di fare. Per Will è un’occasione per farsi perdonare. Per Liv è una prospettiva molto diversa: un paesaggio dove gli incidenti accadono di continuo e il luogo perfetto per vendicarsi.
WILDERNESS – La recensione
La miniserie Amazon ha il pregio di saper cambiare prospettiva, sorprendendo il fruitore con guizzi di scrittura che spiazzano e lasciano interdetti, spinti a proseguire la visione in un binge watching il cui epilogo non delude e porta anche a qualche riflessione. Limitandosi al rapporto di coppia, c’è la violenza che s’innesca quando l’uomo fa pressioni psicologiche per nascondere i suoi scheletri nell’armadio. Ci sono la forza e il coraggio delle donne nel reagire, presto o tardi, agli abusi mentali subiti per troppo tempo. Certo nella miniserie si arriva agli estremi, la protagonista Olivia fa cose che neppure lei si aspettava di poter mai fare (fuori controllo per l’appunto), ma in definitiva il messaggio è lo stesso e sembra dire all’uomo: fai attenzione, perché non sai di cosa sono capace.
Nei panni di Liv troviamo la Jenna Coleman già apprezzata in VICTORIA, qui nei panni di una donna solo in apparenza fragile. A interpretare Will è Oliver Jackson-Cohen, perfetto nella parte dell’uomo devoto ma fedifrago, lacerato dai sensi di colpa e da una disperazione che lo rende patetico.
La pecca dei personaggi secondari è che non hanno spessore psicologico, ma forse non si poteva pretendere troppo da una serie di soli sei episodi. La vendetta sarà pure fine a se stessa, ma i suoi eccessi sono finalizzati proprio ad appassionare lo spettatore. Certo, se gli autori volevano intrattenere, hanno centrato l’obiettivo: anche perché la parte thriller, seppure arrivi tardi, vale bene l’attesa.
GIUDIZIO: 3/5
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