Simone gira il mondo in cucina, portando Cogliate nel cuore
Simone PezzullaSta facendo incetta di titoli e riconoscimenti prestigiosi portando la tradizione culinaria italiana in giro per il mondo. Così Simone Pezzulla, a soli 24 anni, ma con già 10 anni di lavoro in cucina alle spalle, accresce la sua esperienza nazionale ed internazionale a colpi di premi. Gli ultimi in ordine di tempo sono la medaglia d'argento ottenuta a Catania al concorso Italian Style 2013, e il 2° posto al Campionato di gastronomia italiana, trofeo Alfredo Leone di Castalpagano (Benevento), dove ha presentato, rispettivamente, un risotto all'arancia con filetti di tonno scottato all'arabica e un risotto con pancetta affumicata, crescenza, taleggio e riduzione di aceto balsamico, quest'ultimo affiancato dal giovanissimo Alessandro Basilico, anch'egli cogliatese. Ora si trova in Svizzera, al lavoro in un hotel 5 stelle, ma rientrerà a giorni nella “sua” Cogliate. “Quando lavoro fuori dall'Italia e mi chiedono di dove sono non dico mai Milano o Saronno ma mi piace ricordare che sono Cogliate, il paese che porto nel cuore” -ci racconta Simone, che ha cominciato a lavorare proprio qui, al ristorante La Madonnina, per poi iniziare a viaggiare, girando un po' tutta l'Europa, con tappe a Londra, Germania, Francia. Il prossimo 13 gennaio sarà a Caserta per la presentazione nazionale del libro “Una ricetta al giorno leva il medico di torno”, edito da Spaghetti Italiani. Vi saranno 365 ricette proposte da altrettanti chef, tra cui il “Risotto con scampetti, zenzero e lime al profumo di vaniglia”, firmata proprio da Simone Pezzulla, che è tra l'altro in gara al concorso online sulla pagina frescochef.frescopesce.it con la sua ricettta “Intensità della terra e del mare”. E' stato inoltre selezionato tra i finalisti dal concorso “I primi in pizzeria” curato dallo chef di fama mondiale Heinz Beck. “Nel mio lavoro cerco di metterci sempre passione, tanta umiltà e voglia di imparare. Le possibilità di lavorare ci sono, devi essere disposto a muoverti e a fare fatica e, soprattutto, fare tesoro delle esperienze: un'acciuga si la posso cucinare in 15 modi diversi, una per ogni regione d'Italia in cui ho lavorato. Il mio sogno è naturalmente quello di aprire un mio ristorante, dove poter proporre tutte le cose che ho imparato in giro per il mondo, ma che siano sempre alla portata di tutti”.
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