Aggressione in Autogrill a Lainate per padre e figlio ebrei.
Un grave episodio di antisemitismo si è verificato domenica 27 luglio nell’area di servizio di Lainate, lungo la Milano-Laghi. Il video dell’aggressione sta diventando virale in queste ore attraverso i social.
Un uomo di 52 anni e suo figlio di 6, entrambi con la kippah, sono stati insultati e aggrediti mentre si trovavano in fila per il bagno. «Assassini», «Andate a casa vostra», «Palestina libera», alcune delle frasi urlate da un gruppo di persone, riprese in parte in un video registrato dalla vittima.
Lainate, aggressione in Autogrill per padre e figlio ebrei che indossavano la kippah
L’uomo, cittadino francese in visita in Lombardia per far visita alla figlia residente a Milano, era in gita a Stresa con la famiglia. Mentre il genero italiano e altri familiari erano in un’altra auto, lui si è recato al bagno con il figlio minore. Il gruppo, riconoscendo la loro fede ebraica, ha iniziato a insultarli e poi ha atteso l’uomo fuori dal bagno, aggredendolo fisicamente.
“Gli hanno chiesto di cancellare il video, lui ha rifiutato e l’hanno colpito con calci e pugni, anche mentre era già a terra”, racconta il genero. Il tutto sotto gli occhi del bambino. La donna incinta, rimasta in auto per paura che la vettura venisse danneggiata, non si è allontanata dal parcheggio.
L’aggressione è stata denunciata alla Polizia Stradale di Busto Arsizio. La Digos indaga visionando le immagini delle telecamere e raccogliendo testimonianze. Il procuratore Marcello Viola è stato informato.
“In Francia una cosa simile non è mai successa”, dice il genero, che ammette: “Io esco con un cappello per coprire la kippah, spesso vengo insultato. Una volta ci hanno sputato addosso, un’altra mi hanno seguito per 400 metri gridando insulti”.
Il direttore del Museo della Brigata Ebraica, Davide Romano, parla di un antisemitismo crescente: «È ora che le istituzioni reagiscano con decisione per tutelare le vittime e il buon nome di Milano, città dell’accoglienza».
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