Dai primi accertamenti avrebbe contratto il virus soggiornando (prima della chiusura dei confini) in uno dei comuni della zona rossa del lodigiano.
L’ATS Città Metropolitana e Regione Lombardia hanno attivato prontamente tutti i protocolli e le misure di sicurezza previste, comprese le verifiche sui familiari.
Persone che sono state in contatto con lui potrebbero in queste ore essere contattate e messe in quarantena.
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“Il sindaco e l’Amministrazione comunale si sono messi a disposizione delle autorità preposte e restano in attesa di ulteriori indicazioni – spiega il sindaco di Bollate, Francesco Vassallo – Informeranno immediatamente la cittadinanza di tutti gli sviluppi di cui verranno a conoscenza. Ricordiamo a tutti i bollatesi che in questo momento è importante seguire tutte le indicazioni e i comportamenti appropriati, riportati dal sito del Ministero della Salute e della Regione Lombardia.
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Informiamo, inoltre -prosegue la nota del Comune di Bollate – che nelle prossime ore alcune persone potrebbero essere contattate dalle Unità preposte alla gestione della crisi per accertamenti in merito alle condizioni di salute: si raccomanda di mantenere il profilo collaborativo necessario in questi contesti. Dobbiamo affidarci e fidarci del Sistema Sanitario Nazionale che ha a sua disposizione personale, conoscenze e strumenti per affrontare nel migliore dei modi la situazione di emergenza. Ci vorrà tempo e pazienza ma ce la faremo!”.
Nell’ultimo aggiornamento sulla diffusione del contagio erano è stato inserito anche un caso di Lainate (CLICCA QUI).