In questi giorni molti garbagnatesi si saranno sicuramente accorti che la campana maggiore del concerto della Basilica di Sant’Eusebio e Maccabei a Garbagnate Milanese suonava male, con una tonalità diversa e ferrosa. I tecnici saliti a verificare il danno hanno riscontrato una crepa nella storica campana che parte dal bordo e che perciò ne comprometteva il suono.
Purtroppo in questi casi, trattandosi di una fusione unica, c’è ben poco da fare: il campanone è irreparabile.
Il bel concerto in si bemolle – composto da 9 campane con un suono chiamato “a sistema ambrosiano” poste ad un’altezza di 64 metri, sono motivo di orgoglio per la cittadinanza, ma quel concerto, che in alcuni momenti della settimana o per particolari ricorrenze ci allietava, non potrà più risuonare nella sua piena armonia su Garbagnate.
La campana principale, dal peso di 25 quintali (che, sommato al ceppo e alla meccanica, raggiunge i 60 quintali), dovrà essere rifusa, ma non è certo un gioco, considerato non solo il lavoro di fusione ma anche quello di smontaggio e rimozione dall’alto campanile, che dovrà avvenire utilizzando speciali autogrù. Tra l’altro, il campanone ha diametro di 160 centimetri per cui, per portarlo a terra, sarà necessario spaccare un pezzo di muro del campanile, se no non si riuscirà a farlo uscire.
Ora non resta che aspettare il responso dei preventivi di costo per la rimozione e rifusione del campanone. Per il momento i garbagnatesi dovranno accontentarsi di un suono campanaro non propriamente intonato.
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