Grazie alla nuova legge entrata in vigore dal 31 gennaio 2018, ogni cittadino italiano può dichiarare le proprie volontà in tema di trattamenti sanitari, accertamenti diagnostici e scelte terapeutiche che lo riguardano. Si tratta del cosiddetto Biotestamento.
Il Comune di Bollate ha emesso in questi giorni un comunicato in cui spiega il funzionamento dell’atto.

Ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche, può attraverso le Dat esprimere le proprie volontà riguardo il consenso o il rifiuto rispetto a scelte terapeutiche.
Ha inoltre il diritto di revocarle e modificarle in qualsiasi momento.
Le dat possono essere redatte in 4 modalità diverse: in forma di atto pubblico davanti ad un notaio; in forma di scrittura privata autenticata dal notaio; in forma di scrittura privata non autenticata, consegnata personalmente presso le strutture sanitarie; in forma di scrittura privata non autenticata, consegnata personalmente all’ufficio di Stato Civile del Comune di residenza.
L’ufficiale di Stato Civile non può redigere il modulo né dare informazioni in merito al contenuto; deve solo verificare i presupposti e ritirare il plico.
Nell’ultima edizione de Il Notiziario troverete tutte le informazioni dettagliate sulle procedure da seguire per redigere il proprio biotestamento.
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