Bollate: “Un deltaplano s’è schiantato su un albero!”, invece…
Domenica sera poco dopo le 22 in via Zandonai, sul confine del Parco centrale, si è scatenato il finimondo per salvare un uomo che, a detta di un testimone, si era schiantato con un deltaplano o un parapendio a motore (a seconda delle versioni) contro un alto albero che costeggi a la strada.
Sì, uno di quegli spericolati che amano il volo estremo avrebbe sorvolato col cielo ormai scuro il parco di Bollate ma si sarebbe schiantato contro l’albero rimanendoci incastrato dentro.
In effetti, la gente accorsa sul posto poteva vedere con chiarezza che c’era qualcosa di color rosso, di dimensioni notevoli, incastrato tra i rami sulla parte alta dell’albero, ma nessuno riusciva a capire esattamente cosa fosse, anche perché il cielo si era fatto ormai buio.
Ma c’era chi era certo che fosse un deltaplano o un parapendio (pare che uno fosse stato visto volare quel pomeriggio) e così è scattato l’allarme, convinti che insieme al deltaplano ci fosse anche il pilota che lo guidava incastrato tra i rami.
In pochi minuti sotto l’enorme albero di via Zandonai è arrivato il mondo dei soccorsi: ambulanza, automedica, carabinieri, vigili del fuoco con un primo equipaggio e poi addirittura un’enorme autoscala.
Sì, perché da sotto non si riusciva a capire bene che cosa fosse quel drappo rosso, ma non si percepiva nessuna richiesta di soccorso, nessun grido d’aiuto.
Nel frattempo attorno all’area dei soccorsi si era radunata una piccola folla di un centinaio di persone, tutti a cercare di capire di che cosa si trattasse. Però c’era chi diceva di vedere delle luci all’interno tra i rami.
Un grosso palloncino scambiato per un deltaplano a Bollate
Il mistero si è risolto solo quando i vigili del fuoco, posizionata l’autoscala fatta arrivare da Rho, hanno potuto salire e raggiungere quel drappo rosso che usciva dai rami dell’albero. Solo a quel punto si è capito che non c’era nessun deltaplano misterioso e soprattutto non c’era nessun uomo incastrato tra i rami: il drappo rosso altro non era che un gigantesco palloncino a forma di numero “8” che qualcuno deve aver incautamente lanciato in cielo per festeggiare forse il compleanno di qualche bambino che compiva 8 anni (o magari 18, 28, 38 o chissà).
Il pallone, spinto dal vento, è andato a incastrarsi tra i rami dell’albero, ma qualcuno, forse tradito dalla semioscurità, lo ha scambiato per un deltaplano facendo così scattare la macchina dei soccorsi. Alla fine, dunque, tutti sono rientrati tranquillamente alla base, ma è meglio non chiederci quanto sia costata l’uscita di tutti quei mezzi e di tutto quel personale…
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube