Estingue un libretto da 72 euro, gli arriva una multa da 280 euro.

E’ accaduto a un garbagnatese che il 15 gennaio del 2019 era andato in banca a estinguere un libretto al portatore su cui erano accreditati 72,03 euro ma, poiché ha effettuato l’operazione con 15 giorni di ritardo rispetto ai termini di legge, sono scattate le procedure anti riciclaggio (per 72 euro!) e adesso si è ritrovato con una sanzione di 280 euro da pagare.
E’ la sconcertante vicenda che ci racconta Davide, un imprenditore garbagnatese che ha voluto raccontare al Notiziario una vicenda che ha tanto il sapore della beffa. Quando Davide andò in banca a estinguere il libretto al portatore, nessuno gli disse che erano scaduti i termini, nessuno gli disse che non si poteva fare e neppure gli prospettarono il rischio dell’ammenda.
Gli consegnarono 72,03 euro meno le spese (1,40 euro), dunque si portò a casa 70,63 euro.
Solo successivamente ricevette una lettera dal Ministero delle Finanze che lo avvisava dell’operazione effettuata fuori tempo massimo e che dunque gli sarebbe stata applicata un’ammenda.
Settimana scorsa ha ricevuto una raccomandata che conteneva la sanzione: ben 280 euro per essersi portato a casa 70 euro, soldi che erano suoi, ma che una legge aveva deciso di sottrargli se non avesse estinto il libretto entro la fine del 2018.
Quei 15 giorni di ritardo dunque, a conti fatti, gli sono costati un saldo negativo di 210 euro.
L’indignazione di Davide è enorme, si chiede soprattutto perché lo Stato gli abbia consentito lo stesso di estinguere il libretto per poi multarlo: non era più onesto dire che, essendo scaduti i termini, non poteva estinguerlo?
“Pagherò la sanzione – ci commenta amaramente – ma non è giusto avere un trattamento del genere e farmi passare per un riciclatore! Quelli erano soldi miei!”.
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